Le Quiete Dimore, il sapore della campagna marchigiana

Eccellenze italiane 2015, struttura classificata 5 Picchi  (massima classificazione riconosciuta per gli agriturismi), Le Quiete Dimore viene ricavata dallla tipica abitazione rurale marchigiana e ampliata con materiali di ultima generazione in bioedilizia, classe energetica A, in completa armonia con l’ambiente circostante. Un ecoagriturismo situato in zona prevalentemente agricola e di particolare valore naturalistico - ambientale e che si sviluppa su due piani abitativi comprendenti 6 appartamenti, completamente immersi nel verde. Siamo a Mare a Pesaro - Novilara (Pesaro e Urbino), in una zona collinare particolarmente tranquilla e panoramica con affaccio sul mare all’interno di 12 ettari di terreno in parte coltivati a girasole e grano, in parte uliveto.

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Nella tranquillità dell’autentica campagna marchigiana, la struttura è particolarmente consigliata  agli amanti della natura, del buon cibo e dello sport all’aria aperta come trekking o bici, anche per la sua vicinanza a zone di particolare interesse storico naturalistico come il Borgo medievale di Novilara ed il Parco Naturale Regionale San Bartolo di Pesaro. Un luogo  a conduzione familiare  a soli 800 metri  dalle Terme di Carignano e a pochi chilometri da Pesaro, Fano,  Urbino e i castelli di San Marino. 

 

Ogni appartamento, meglio denominato Dimora, è arredato in stile country, accogliente ed elegante, con tutte le moderne comodità. Ciascuna delle 5 dimore si affaccia su un “particolare panorama” che ne ha determinato il nome attribuitole (ad es. quella chiamata La Quercia, appunto perché l’affaccio è direttamente sullo scoperto con quercia secolare). E la buona tavola non manca di certo grazie alla possibilità di degustare e acquistare i caratteristici prodotti di produzione locale, direttamente nella vicina Azienda Agricola.

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La Marche offrono una molteplicità di prodotti tipici con caratteristiche organolettiche molto apprezzate. Durante il periodo Pontificio la regione era considerata ‘’il granaio’’proprio per la coltura dei cereali, primo fra tutti il frumento,anche oggi troviamo in moltissime aziende agricole locali che tramandano antiche tradizioni culinarie all’ insegna della salute e del rispetto della cultura, grazie anche a tecniche di coltivazione biologica di cereali come il farro, il grano saraceno, i legumi, come le lenticchie dei Monti Sibillini, le patate dell'alto maceratese,che sono coltivate nelle terre confinanti al valico di Colfiorito in Umbria.
 

All’interno di un paradiso immerso nel verde è possibile gustare i prodotti di una terra ricca di sapori come quello della caciotta di Urbino o il pecorino, ottenuto con latte di pecora munto nella stagione primaverile, quando i pascoli marchigiani sono ricchi di fiori e di piante aromatiche come il timo. Il pecorino di fossa è rinomato per la sua lavorazione particolare, stagionato in sacche di tela naturali e conservato in fosse di tufo, un ottimo formaggio da pasto che viene servito con miele tipico locale e mostarde prodotte artigianalmente. La ‘’pista del maiale ’’ fa parte di un’ altra tradizione marchigiana che si tramanda ormai da secoli di generazione in generazione. A fine anno i maiali vengono uccisi e le carni vengono lavorate artigianalmente per ricavare squisiti salumi tipici marchigiani come il ciauscolo, i prosciutti, la coppa, la finocchiella, le salsicce, il salame di Fabriano, il prosciutto di Carpegna.

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E per chi ama concedersi rilassanti pause autunnali, i pregiati tartufi, sia bianchi che neri che provengono dalla zona di Acqualagna. Tra i piatti i vincisgrassi, un prelibato primo piatto, le olive all’ascolana, il brodetto di pesce, e ovviamente le tagliatelle al tartufo.