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Kofte, le polpette speziate della Turchia

Sono oltre 300 le ricette conosciute per la preparazione delle tipiche polpette turche

Turchia, kofte, polpette
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Turchia, kofte, polpette
Chi ama la carne non può non amare anche le polpette. Che siano al forno o al limone, al sugo o fritte, piacciono a tutti. E, perchè no, potrebbero entusiasmare anche nella loro variante turca. Parliamo delle kofte, le famose polpette speziate della Turchia
 
Le kofte richiedono carne di agnello, ma nessun problema per quanti non ne gradiscono il gusto. Le diverse spezie utilizzate, infatti, coprono il sapore piuttosto forte e, nel contempo, donano alla carne e, quindi al piatto, un sapore diverso, che racconta fascinosi mondi lontani. La caratteristica delle kofte fa capo allo yogurt greco, o tzatziki, con cui vengono servite. In tal modo il sapore viene stemperato. Ma nessun senso di colpa se, per il nostro gusto italiano, si è soliti servirle con l’insalata di pomodori.
 
Sono oltre 300 le ricette conosciute nella preparazione delle kofte, ma le differenze sono irrisorie. In alcuni casi risultano veramente sottili. Più che altro riguardano i metodi di cottura o semplicemente il contorno. Per esempio, in alcune regioni della Turchia, si servono con sugo e patate, in altri posti, invece, si cuociono dentro il forno. In altri, ancora si infarinano, prima della frittura. C’è da sottolineare, che non essendo richieste né uova né pangrattato, non si temono intolleranze e allergie che potrebbero vietarne il consumo. Pertanto, non si evidenzia impedimento alcuno. 
 
Ecco l’occorrente per 4 persone: 500 grammi di carne macinata di agnello, 2 cucchiaini di cumino in polvere e altrettanti di timo, di peperoncino soltanto 1 cucchiaino, sempre in polvere. Una buccia di 1/2 limone grattata. Sale e pepe nero quanto basta.
 
Ma come si preparano? Innanzitutto viene scaldata una piastra antiaderente senza olio, o la griglia del barbecue. Si mescolano gli ingredienti indicati e si aggiunge il sale e il pepe a proprio piacimento. Con l’impasto ottenuto si formano 8 palline, di forma abbastanza ovale e ognuna di queste viene disposta su un bastoncino da spiedini.  Infine le kofte vengono adagiate sulla piastra e opportunamente girate per ottenere doratura completa da entrambi i lati. Sono sufficienti 6-7 minuti di cottura. Appena tolte dalla piastra si possono servire o con tzatziki o con altra salsa a piacere. 
 
Se volete, potete anche friggerle. Basta passarle prima in poca farina e dopo immergerle in olio bollente. Comunque, per chiarezza, la versione originale non prevede frittura che, pertanto, ne elimina la peculiarità. Meglio comunque consumarle entro 24 ore. Si possono riscaldare in forno oppure gustarle dentro un panino o una pita. Certamente  si possono anche congelare, ma solo se non cotte. 
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