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Kiwi di Latina IGP

Il gusto tra le pianure dell'Agro Pontino

Clima mite e suolo di origine vulcanica: dalla costiera tirrenica del Lazio arriva la dolcezza del Kiwi di Latina IGP

Pianura Agro Pontino - Lazio<br>
commons.wikimedia.org
Agro Pontino
Unica varietà ad aver ottenuto il marchio di qualità IGP, il Kiwi di Latina si caratterizza come un prodotto di qualità superiore, più gustoso e praticamente privo di columella (asse centrale del frutto) grazie al clima favorevole e alle caratteristiche del suolo, sabbioso e ricco di minerali di origine vulcanica del territorio dell’Agro Pontino laziale.

LA TRADIZONE Il kiwi nasce in Cina più di settecento anni fa, dove già alla corte del Gran Khan se ne apprezzava il sapore squisito e la polpa color smeraldo. Questo frutto arriva in Nuova Zelanda solo nel 1906 grazie a dei missionari che, al loro ritorno dalla Cina, portarono con sé delle piantine selvatiche di 'Actinidia Deliciosa'. Le piante rampicanti di "Uva Spina Cinese" - così era chiamato all'epoca il kiwi - furono inizialmente coltivate come viti ornamentali da giardino; solo più tardi, all'inizio degli anni Cinquanta, dopo lunghi e ripetuti studi ed esperimenti, si riuscì ad ottenere la prima varietà commerciale. I Neozelandesi nel '59 la battezzarono con il nome dell'uccello simbolo della loro nazione: il kiwi. Nel corso degli anni ‘70 questa pianta è arrivata nel nostro paese, dove la sua coltivazione si è diffusa rapidamente, facendo in breve tempo dell’Italia il principale produttore mondiale di kiwi. Il primo impianto sperimentale è stato introdotto nel Lazio durante il 1971 da Ottavio Cacioppo a San Felice Circeo (LT); poi nel 1973 le coltivazioni si estesero all'area provinciale.

LA DENOMINAZIONE Nel 2004 avviene l’importante riconoscimento della certificazione IGP al Kiwi Latina. Oggi, gli ettari coltivati a kiwi nel Lazio sono circa 9.000: l’area dell’Agro Pontino è stata soprannominata “piccola Nuova Zelanda”, ma in realtà produce più kiwi del paese del Pacifico, contribuendo in modo decisivo a rendere l’Italia il primo produttore mondiale del frutto. Il Consorzio IGP Kiwi Latina nasce per valorizzare questo prodotto e farne un'eccellenza made in Italy: a questo scopo tutela le caratteristiche distintive del prodotto, rispettando con grande rigore le tecniche agronomiche e i tempi di raccolta.

LE CARATTERISTICHE Le categorie “extra” e “prima” a seconda delle dimensioni del frutto, sono stabilite secondo i parametri grado zuccherino, durezza, resa massima per ettaro, che garantiscono la giusta maturazione e qualità dei frutti etichettati Kiwi Latina. Un prodotto unico, di grande piacevolezza e sapore dolce-acidulo, proprietà favorite da una raccolta tardiva rispetto ad altre zone d’Italia: il clima mite consente infatti di posticipare la raccolta, garantendo il raggiungimento di una corretta maturazione e di un maggior contenuto zuccherino. Una particolarità botanica della pianta del kiwi è che presenta soggetti maschi e femmine; solo le femmine producono frutti, ma i maschi sono necessari per l’impollinazione e devono essere impiantati in proporzione di uno ogni cinque o sei femmine. Il frutto è costituito da grosse bacche ovoidali dalla buccia di colore bruno chiaro con una sottile ma robusta epidermide e una fine peluria bruna. La polpa è di un intenso color verde smeraldo chiaro. I semi, piccoli e neri, sono disposti a raggera attorno al fulcro centrale del frutto.

LA PRODUZIONE La zona di produzione del Kiwi Latina Igp comprende 24 comuni distribuiti nelle province di Latina e Roma. Per la provincia di Latina i comuni interessati sono: Sabaudia, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze, Sermoneta, Cori, Cisterna di Latina, Aprilia. Per la provincia di Roma i comuni interessati sono: Ardea, Pomezia, Marino, Castel Gandolfo, Albano Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Lanuvio, Velletri, Lariano, Artena in parte, Palestrina, Zagarolo, San Cesareo, Colonna.

IL TERRITORIO Latina è una delle più giovani città d'Italia: fu fondata il 30 giugno 1932 con il nome di Littoria ed assunse la denominazione attuale nel 1946. È la seconda città del Lazio per numero di abitanti, preceduta solo dalla Capitale. Sorge nel cuore dell'Agro Pontino, in un territorio in larga parte pianeggiante. Il centro della città si trova a pochi chilometri (circa 3/4 km.) dal mar Tirreno percorrendo via del Lido sino a Latina-Lido, la zona mare della città, con il suo lungomare e le spiagge di Capoportiere, Foce Verde e Rio Martino. Gran parte del suo territorio è all’interno delle aree tutelate del Parco Nazionale del Circeo, dove si trova anche il lago di Fogliano, di cui costituisce l'estremo lembo settentrionale. Latina è la maggiore delle città di fondazione dell'epoca fascista e conserva un centro storico unico nel nostro Paese: il centro si è sviluppato intorno alle due piazze, Piazza Libertà, sede della Prefettura e Piazza del Popolo, sede del municipio con la caratteristica Torre Civica. Sulla stessa piazza si affaccia la cattedrale di San Marco, realizzata sulla falsariga di una basilica romanica con il porticato e le vetrate artistiche, e il Museo civico Duilio Cambellotti nell'edificio dell'Opera nazionale balilla. Altro edificio caratteristico della città di fondazione è il palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni che progettò anche la Stazione ferroviaria. L'edificio delle Poste, situato in piazzale Bonificatori (Largo XXVIII Ottobre all'epoca della fondazione), è una delle opere più conosciute di Mazzoni che conciliava l'architettura razionalista con richiami all'avanguardia futurista. Nel Palazzo della Cultura, in Viale Umberto I n. 1, si trova la Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Latina, originariamente istituita nel 1937 con il nome di Pinacoteca di Littoria. La collezione, in parte dispersa nel periodo terminale della seconda guerra mondiale, è stata ricostituita ed ampliata e contiene dipinti di artisti dal XIX al XXI secolo.

LA CULTURA In Italia, il primo impianto sperimentale fu realizzato a San Felice Circeo nel 1971, e due anni dopo iniziò a Borgo Flora, frazione di Cisterna di Latina, la coltivazione ai fini commerciali. Il clima dell’Agro Pontino si rivelò particolarmente adatto a tale coltura, il cui successo, prima in Italia poi anche all’estero, fu evidente a partire dalla fine degli anni Settanta

IN CUCINA Il kiwi si consuma generalmente al naturale, opportunamente sbucciato, ma può essere utilizzato anche per marmellate, gelatine di frutta, guarnizioni di dolci oppure impiegato nella preparazione di sciroppi e liquori. Vera e propria miniera alimentare, grazie all'elevato contenuto in vitamina C e la ricchezza di fibra alimentare, il kiwi contiene anche la pectina. Questo componente ha la proprietà di gelificare in presenza di zuccheri, donando all'organismo un appagante senso di sazietà. Inoltre contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, svolgendo un effetto di controllo sulla glicemia e programmando l'assorbimento del glucosio in modo lento e continuo, condizione questa assai vantaggiosa per chi soffre di diabete mellito.

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