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Frustingo, dolce tradizione marchigiana in 22 varianti

L'antico dolce millenario marchigiano vanta tantissime interpretazioni differenti

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Courtesy of ©Crigler/Wikimedia Commons CC BY SA 3.0
Il frustingo
Che sia o meno il dolce più antico della tradizione italiana, il frustingo, specialità marchigiana nota anche con diversi nomi a seconda della zona della regione in cui ci si trovi, rimane una vera delizia dalle origini millenarie nota sin dall'epoca dei Piceni, degli Etruschi e dei Romani.

LA TRADIZIONE
Che lo si chiami fristingo, frostengo, pistringo o bostrengo, il tradizionale dolce del Natale e, più in generale, dell'inverno marchigiano è il più antico della regione e, probabilmente, uno dei più antichi di tutta Italia. Secondo le ricostruzioni storiche, infatti, l'antenato dell'attuale fristingo risale a più di duemila anni fa, all'epoca dei Piceni o degli Etruschi. In epoca romana prese il nome di pane picentinum ed era talmente noto da essere stato citato persino da Plinio. Nel corso del tempo la ricetta si è evoluta in base ai gusti e alle differenti zone di produzione fino a diventare, in ognuna delle sue varianti, uno dei dolci più tradizionali della cucina marchigiana.

LA DENOMINAZIONE
A seconda delle zone di produzione non varia soltanto la ricetta ma anche il nome con la quale viene identificata. Se in provincia di Ascoli Piceno il dolce tradizionale viene chiamato Frustingo, nella vicina provincia di Fermo è noto come Fristingo o lu ficusu, cioè dolce di fichi. Nella zona di Macerata prende il nome di frostengo e pistingo mentre, infine, nel pesarese viene chiamato bostrengo. L'origine del nome è latina e deriva dal termine “frustum” che significa “tozzo” o “pezzetto”. E' uno dei prodotti tipici inseriti nell'elenco dei Prodotto Agroalimentari Tradizionali (PAT).

LE CARATTERISTICHE
Si tratta di un dolce dagli ingredienti poveri ma dal sapore e dai valori nutrizionali ricchi. Si prepara, infatti, con pane raffermo, frutta secca, cioccolato e spezie, il tutto bagnato con un composto a base di fichi secchi e mosto cotto (il sapa).

LA PRODUZIONE
In qualunque zona della regione ci si trovi, si avrà l'opportunità di conoscere la versione locale del frustingo. Se ne contano, infatti, numerose varianti che differiscono per gli ingredienti utilizzati e per i procedimenti adottati. Si dice che ne esistano addirittura ben 22 interpretazioni differenti.

LA CULTURA
Il progenitore del frustingo risalirebbe, dunque, ad epoca picena o etrusca per poi diventare un dolce particolarmente apprezzato anche in epoca romana. E' chiaro, dunque, che nonostante oggi venga considerato generalmente un dolce natalizio, si tratti, in realtà, di una ricetta più antica del Natale stesso. La versione di un tempo presenta certamente numerose analogie con quella attuale ma era differente e si caratterizzava per l'utilizzo dell'alica, un semolino composto da farro, orzo, grano duro, spelta e grano gentile marzaiolo, che veniva impastata con succo d'uva passita e cotta in olle di creta.

IN CUCINA
Non è semplice, dunque, individuare una ricetta che rappresenti a 360° il frustingo marchigiano. Ce ne sono tanti e tutti ugualmente tradizionali. Chi desidera preparalo in casa può, comunque, sperimentare la ricetta di Sonia di Offida, uno splendido borgo della provincia di Ascoli Piceno, proposta da #destinazionemarche, il Blog Ufficiale sul Turismo della Regione Marche.

La ricetta. Frustingo. Ingredienti: 1 KG di fichi secchi, 500 grammi di uva passa, 500 grammi di zucchero, 350 grammi di farina, 200 grammi di canditi, 400 grammi di mandorle e noci, 2 tazzine di caffè, 2 tazzine di vino cotto, 1 tazzina di rhum, la buccia di 1 arancia, 80 grammi di cacao amaro, 60 grammi di olio extra vergine di oliva.
Tritare finemente i fichi secchi e farli bollire in acqua finché non ammorbidiscono. Lasciare in ammollo l’uva passa per almeno 1 ora, scolare ed asciugare. Una volta scolati dall’acqua e asciugati i fichi mescolarli, ancora caldi, all’uvetta.Mescolare al composto di fichi e uva la farina setacciata, lo zucchero, i canditi tritati finemente, le noci e le mandorle tritate, il cacao. Aggiungere ora, sempre mescolando con le mani, tutti gli ingredienti liquidi.Oliare dei testi di vari dimensioni, a proprio piacere, versarvi il composto e spennellare con dell’olio d’oliva. Cuocere in forno già caldo per circa 30 minuti a 200° circa. Il frustingo sarà cotto, quando presenterà una bella colorazione bruno-dorata. Guarnire con frutta secca e canditi a piacere. Il dolce va servito freddo, magari accompagnato da un bicchierino di vino cotto o mistrà. (destinazionemarche.it)

IL TERRITORIO
Particolarmente amata e gettonata per il suo meraviglioso e variegato patrimonio naturalistico, fatto di splendidi paesaggi collinari e montuosi che si alternano ad altrettanto splendide realtà costiere affacciate sull'Adriatico, quella della Marche è una regione ricca di storia e di siti archeologici, crocevia e luogo d'incontro di civiltà e culture, che dispone di tutti i requisiti per esser definita una meta perfetta per ogni tipologia di vacanza, da quella culturale a quella più distensiva e di puro svago.
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