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Fratte Rosa, il paesi dei "cocci" e delle fave

Il bel comune marchigiano è noto sin da epoca romana per le sue terracotte e per le tradizionali fave

legumi freschi
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Fave
Fratte Rosa è un magnifico borgo marchigiano noto sin da epoca romana per le sue magnifiche terracotte e le tipiche fave, entrambe produzioni legate alla ricchezza di argilla dei territori circostanti. Negli ultimi vent'anni le fave sono state oggetto di un progetto di recupero che ne ha scongiurato l'estinzione e mantenuto viva un'antica tradizione nonché un vero e proprio patrimonio della biodiversità delle Marche.

LA TRADIZIONE 
L'elemento che più di ogni altro caratterizza il patrimonio tradizionale di Fratte Rosa è senza ombra di dubbio l'argilla. L'argilla utilizzata per realizzare le tipiche terracotte locali, “i cocci”, e l'argilla che arricchisce i terreni sui quali vengono coltivate le fave. I contadini del luogo, infatti, ritengono che la fave migliori siano proprio quelle coltivate sui “lubachi”, i terreni argillosi che incorniciano il paese adagiato sulle colline pesaresi, sui quali, nel corso dei secoli, hanno selezionato il seme di questa fava tradizionale. Come spesso avviene per alcune produzioni tipiche, anche questo legume ha rischiato di scomparire. Grazie ad una ricerca storica le fave rosa sono state riscoperte ed alcuni agricoltori locali, dopo essere riusciti a recuperarne il seme, l'hanno rimessa in produzione e ne custodiscono le sementi con la tutela della Fondazione Slow Food. Grazie al loro impegno è nata l'Associazione Fava di Fratte Rosa che ha stilato un disciplinare per mantenere in purezza il seme, garantirne la produzione e valorizzazione e riscoprire le tradizioni culturali e le ricette tipiche legate a questa coltivazione.

LA DENOMINAZIONE
Oggi le fave di Fratte Rosa, grazie all'impegno profuso dai produttori e dal Comune, sono parte del patrimonio di biodiversità delle Marche e per tutelarne e salvaguardarne la sopravvivenza, la qualità e le peculiarità, la Fondazione Slow Food ne ha fatto un suo Presidio.

LE CARATTERISTICHE 
L'ecotipo pazientemente selezionato, nel corso dei secoli, dagli agricoltori locali si distingue per il caratteristico baccello corto all'interno del quale sono contenuti 4 semi grandi e tondeggianti, dal gusto dolce che si mantengono teneri anche a piena maturazione. Sono disponibili freschi, secchi e trasformati in farina.

LA PRODUZIONE
La fava di Fratte Rosa si semina in ottobre e genera una pianta che raggiunge gli 80 centimetri di altezza e porta a maturazione il seme agli inizi del mese di maggio. I semi essiccati sono, invece, pronti per la commercializzazione a partire dal mese di giugno. Viene, generalmente, coltivata a rotazione con colture orticole e cereali, senza l'apporto di azoto e potassio e, di norma, senza irrigazione, salvo casi di estrema necessità. I produttori del Presidio, inoltre, hanno preso l'impegno di non effettuare diserbo chimico ma soltanto meccanico.

LA CULTURA
Le fave hanno rappresentato a lungo un pilastro dell'alimentazione della popolazione locale. Fresca o secca veniva utilizzata come ingrediente per la preparazione di numerose ricette e per nutrire gli animali. Trasformata in farina e miscelata con la farina di grano veniva, invece, impiegata per preparare pane e pasta. Ancora oggi, infatti, in paese di producono i tipici “tacconi”, un particolare formato di pasta realizzato con una percentuale di farina di fave compresa tra il 30 e il 50% e che prende il nome, probabilmente, dalla somiglianza con le strisce di cuoio che avanzavano dalla rifilatura delle suole delle scarpe per i tacchi. Per prepararli l'impasto viene steso, arrotolato e tragliato a strisce sottili. Una volta cotti vengono, generalmente, conditi con un sugo ai funghi.

IN CUCINA
Oltre che per preparare i tacconi, le fave vengono utilizzate anche per realizzare alcune deliziose ricette locali come la “baggiana”, una minestra di verdure, generalmente bietole, cicorie e barba di frate, a cui vengono aggiunte in cottura le fave secche lessate e sbucciate; e le tipiche “fave in porchetta” marchigiane.

PRODOTTI TIPICI E RICETTE DAL GUSTO ITALIANO

La ricetta: Fave in porchetta. Ingredienti: Pancetta, aglio, favetta di Fratte Rosa, finocchietto selvatico, olio extravergine di oliva, sale, pepe q.b.
Far soffriggere una fetta di pancetta tagliata a dadini e due spicchi d’aglio schiacciato in una casseruola con un po’ d’olio.Non appena l’aglio è rosolato, unire le fave sgranate e del finocchio selvatico tritato. Aggiustare di sale e pepe e fare cuocere a fiamma alta per qualche minuto. (favettadifratterosa.it)

IL TERRITORIO
Adagiato a cavallo tra le medie valli del Cesano e del Metauro, Fratte Rosa è un bel Comune della provincia di Pesaro e Urbino arroccato sulla cima di un colle in posizione panoramica. Il fascino del borgo e le sue tradizioni, da quella vinicola a quella gastronomica, sino a quella artigianale che dona magnifiche ceramiche dalle forme e dai colori unici, lo rendono un luogo ideale per staccare la spina e concedersi un weekend di pace e tranquillità.

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