Conoscere un Paese significa anche familiarizzare con la sua gastronomia: oltre a sgranare gli occhi alla vista della bellezza dei suoi paesaggi, divisi tra spiagge mozzafiato e lussureggianti foreste, le Seychelles si assaporano anche con il palato pronti a scoprire i sapori tipici della cucina creola, decisamente eclettica, un vero e proprio trionfo di profumi, colori e sapori che riflettono al meglio quel melting pot culturale che caratterizza l’arcipelago (composto da ben 115 isole).
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Si spazia infatti dalla delicatezza della cucina francese ai sapori speziati della cucina indiana passando per i quelli piccanti tipici della gastronomia asiatica. Tra gli ingredienti protagonisti a spiccare sono una ricca varietà di pesci (in primis il lutiano verde, il pesce pappagallo e lo sgombro), i frutti di mare, la frutta esotica, la carne (soprattutto quella di pollo e maiale ma è molto diffuso anche il consumo di pipistrello) e ancora tante verdure.
Abbondante anche l’uso di spezie così come di erbe aromatiche: si spazia dallo zenzero alla noce moscata passando per la vaniglia, il curry, i chiodi di garofano, il cardamomo, la cannella, l’aglio, la menta e, ovviamente, il peperoncino di cui esistono diverse varietà. Una curiosità: i seychellois amano il piccante. Chi ha un palato allenato può sperimentare il mazavarou ovvero un peperoncino rosso trattato con aglio, zenzero e olio bollente. Tra i condimenti, impossibile non parlare della cremosa salsa a base di latte di cocco e curry: come definirla? Semplicemente sublime. Viene utilizzata per condire molti piatti, sia a base di carne o di pesce e non solo: è ottima anche per le verdure.
Curiosando tra i menu, alla sola lettura delle singole voci viene l’acquolina in bocca. Qualche esempio? Tra le insalate, tutt’altro che ordinarie, spicca quella del ‘milionario’ il cui ingrediente principale è il cuore di palma. Per realizzarla bisogna però abbattere un albero intero. Molto diffuse anche quelle a base di papaya, mango e, ovviamente, non possono mancare la manioca così come le patate dolci, le lenticchie rosse e il riso, un must che accompagna quasi ogni piatto.
Da provare assolutamente anche il breadfruit ovvero il frutto dell’albero del pane, un alimento decisamente versatile in quanto si trova sia nei dolci che sotto forma di snack. I palati ghiotti non posso tirarsi indietro alla vista delle torte a base di frutta come il ladob, un mix di banane, manioca e patate dolci cotte nel latte di cocco.
Tutti possono mettersi in gioco e imparare a realizzare ricette gustose prendendo parte a corsi di cucina messi a punto da innumerevoli strutture come il Constance Ephelia, un prestigioso resort dall’animo eco-green affacciato sul Parco Nazionale Marino di Port Launay a Mahé dove, tra i suoi cinque ristoranti e bar, è possibile regalarsi una vera e propria esperienza gastronomica. Come? Sperimentando piatti ricercati come il filetto di pesce “Bourgeois” servito con chips di banana verde, crumble di patate dolci, purea di breadfruit e una marmellata di chayote o ancora, tra delle delizie tipiche, a spiccare è il Kari Zourit. Questo piatto, a base di polpo, è aromatizzato con curry e latte di cocco ed è accompagnato da riso bianco e da un “satini” a base di papaya verde, cipolla e carote.
Il tutto si gusta sorseggiando freschissimi succhi di frutta o ancora il bacca, succo della canna da zucchero fermentato. Non sono da meno gli infusi, come quelli di citronella, yapana e tok maria. Molto gettonata anche la birra Seybrew, prodotta proprio alle Seychelles.
Per unire l’utile al dilettevole è possibile fare visita alle Seychelles a ottobre, in concomitanza del Festival Kreol, un appuntamento molto sentito che, per una settimana intera, promuove la ricchezza del patrimonio culturale tradizionale creolo. L’occasione è quella giusta per familiarizzare con la cultura locale tra danze tradizionali, spettacoli di musica creola, artigianato locale e, ovviamente, degustazioni.