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Ciammellocco, la ciambella della Sabina che profuma di anice

A Cretone, alle porte di Roma, si prepara un pane rituale ricco di sapore e profumi

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Courtesy of ©bhofack2/iStock
Ciambelline alla cannella
Nato più di cento anni fa a Cretone, frazione di Palombara Sabina, alle porte di Roma, il ciammellocco è un dolce-non dolce dalla tipica forma a ciambella che con il suo sapore di anice conquista anche i palati più esigenti che non amano i sapori troppo zuccherini.

LA TRADIZIONE
Ricetta della tradizione contadina per eccellenza, il ciammellocco di Cretone vanta almeno un secolo di storia. Numerose testimonianze ne riportano, infatti, la presenza a feste e ricorrenze sin dai primi anni del secolo scorso. Le deliziosa ciambella locale era protagonista di matrimoni e battesimi ed era particolarmente apprezzata dai contadini per la sua conservabilità. Può essere considerato alla stregua dei cosiddetti “pani rituali” citati da Camporesi, studioso di tradizioni popolari, che classifica come tali quei prodotti caratterizzati da impasti simili al pane ma arricchiti con altri ingredienti per renderli adatti anche alle occasioni di festa. Oggi costituisce una delle specialità più rappresentative della località e, pertanto, viene annualmente celebrato con una sagra dedicata.

LA DENOMINAZIONE
Come avviene per le specialità che sviluppano un particolare legame con il territorio e la cultura del luogo di origine, anche il ciammellocco di Cretone è stato inserito nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

LE CARATTERISTICHE
Il Ciammellocco ha la classica forma di una ciambella preparata con un impasto ricco di profumi a base di farina, lievito madre di antica produzione, anice, olio extravergine di oliva, vino bianco, buccia di limone grattugiato e spremuto, liquore di anisetta, mistrà, sale, lievito per dolci, uova. Una delle peculiarità che più lo caratterizza è la lievitazione naturale piuttosto lunga, basti pensare che per prepararlo occorrono circa due giorni. Il prodotto che se ne ottiene ha una pasta friabile, colore interno giallastro e colore esterno dorato tendente al marrone scuro ed un sapore non particolarmente dolce in cui prevale il sentore di anice.

LA PRODUZIONE
La tradizione legata alla preparazione del ciammellocco sopravvive soprattutto in ambito domestico ma non mancano i panifici locali che mantengono viva l'usanza di produrlo nell'arco di tutto l'anno ed in particolare in occasione delle festività come il Natale e la Pasqua.

LA CULTURA
Un tempo i contadini di Cretone consideravano il ciammellocco il “dolce delle folle”. La profumata ciambella locale non poteva, infatti, mai mancare in occasione dei più importanti appuntamenti della vita comunitaria della località. Addirittura, un tempo, in molte famiglie era diffusa l'usanza di offrirlo come bomboniera ai matrimoni e ai battesimi.

IN CUCINA
Il sapore non troppo dolce e piacevolmente profumato di anice del ciammellocco lo rende un gradevole fine pasto da accompagnare, come da tradizione, con un buon bicchiere di vino bianco. Si tratta, in ogni caso, di una specialità che può essere gustata con piacere in qualsiasi momento della giornata e in ogni occasione, specialmente se preparata espressa e servita ancora calda.
La ricetta: Ciammellocco di Cretone. Ingredienti: farina, lievito, anice, olio extravergine di oliva, vino bianco, buccia e succo di limone, liquore di anisetta, mistrà, sale, uova. Gli ingredienti vengono lavorati su delle spianatoie di legno e prima di passare alla cottura in forno, le ciambelle vengono cotte per qualche minuto nell’acqua.

IL TERRITORIO
Cretone
è una frazione del Comune di Palombara Sabina, in provincia di Roma. La sua storia è lunghissima, come testimoniano i numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona. Oggi si presenta con il tipico aspetto del borgo medievale dominato da un castello, la cui costruzione risale al XIII secolo. Oggi la località è nota soprattutto come meta termale per le sue benefiche acque sulfuree termominerali che sgorgano copiose da due sorgenti alla temperatura di circa 24°. Da non perdere una visita a Palombara Sabina o una lunga escursione alla scoperta del Parco Regionale dei Monti Lucretili che, nei suoi 18.000 ettari di superficie, ospita numerose specie animali di grande fascino.

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