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Altro che sushi, in Giappone regna l'okonomiyaki

Il "ciò che vuoi alla griglia" è una sorta di frittata con vari ripieni. Ma la sua variante più famosa è quella di Osaka

<span style="font-family: verdana, arial, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: 400;">okonomiyaki, Giappone, cucina</span>
okonomiyaki, Giappone, cucina
Se pensate di andare in Giappone e fare il pieno di sushi, tutti i giorni e tutto il giorno, vi state sbagliando. E di grosso. Perché la percezione che abbiamo noi della cucina giapponese è molto diversa dalla realtà. Basti pensare al caso di uno dei piatti "cult" di queste terre. Parliamo dell'okonomiyaki, tanto conosciuto e amato in Giappone quanto sconosciuto, o quasi, in Italia. Anche se, provate a pensarci un po', l'avrete visto in anime più o meno storici, come Ranma ½, Smile Pretty Cure!, Kiss me Licia e Nana.
 
Se volete sapere di cosa si tratta, basta tradurre letteralmente il suo nome: O-konomi-yaki?, letteralmente okonomi = ciò che vuoi, yaki = alla griglia. Si tratta di un piatto agro-dolce giapponese che ricorda una sorta di frittata italiana ma con ripieni decisamente più variegati. Vi sono diverse varianti di questa ricetta, con una che si è imposta maggiormente: parliamo di quella che è stata definita la "pizza di Osaka".
 
Il suo impasto comprende, tra i vari ingredienti, fettine di foglie di verza, acqua, farina di grano e uova. A questa base vengono aggiunti, a seconda dei gusti personali, vari tipi di carne, seppie, gamberetti. Caratteristico, più che il piatto in sé, è la tecnica con cui viene preparato. Lo si fa, con un abile gioco di spatole, su una piastra calda chiamata teppan. Questa, a volte, si trova anche sul tavolo dei commensali o sul bancone, così da prepararla da soli. O, semplicemente, per tenerla bella calda. Ma vederla preparare è davvero un piccolo show. Un po' come ci si incanta davanti a un bartender o a un bravo pizzaiolo.
 
A contendersi la paternità dell'okonomiaki le città di Osaka e di Hiroshima. Secondo alcune fonti, infatti, l'okonomiyaki nacque nell'immediato dopoguerra a Hiroshima. Ci si ispirò a una merenda economica per i bambini chiamata issen-yoshoku, preparata con gli ingredienti portati dagli aiuti umanitari seguiti alla tragica esplosione della bomba atomica. Secondo altre, invece, il piatto risale agli Anni Trenta quando, ad Osaka, si cercò una sorta di upgrade delle pietanze tipiche della cucina giapponese chiamate funoyaki, sukesoyaki e yoshokuyaki.
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