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Agriturismi Emilia Romagna Aggazzotti di Formigine

Aggazzotti, tra aceto e storia in Emilia Romagna

L’agriturismo biologico e l’imprenditore agricolo che affinò l’oro nero di Modena

Agriturismo Aggazzotti Formigine
aggazzotti.it
Agriturismo Aggazzotti
L’agriturismo Aggazzotti si trova a Colombaro, frazione di Formigine in provincia di Modena. L’estrema cura dei dettagli architettonici, insieme all’offerta culinaria biologica, ne fanno un luogo in cui trascorrere vacanze all’insegna del relax e del benessere.
 
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Villa Maria al Tiepido, conosciuta come Villa Aggazzotti dal nome dei proprietari, fu costruita alla fine del secolo XIX da Francesco Antonio Maria Aggazzotti (1811-1890). La struttura è immersa in un parco secolare al centro di un’azienda agricola biologica ed è visibile grazie alla torre dell’orologio che svetta tra gli alberi che la coircondano. L’antica dimora è ricca di affreschi di pregio che ne fanno una location piena di fascino ideale, per eventi importanti. Gli interni sono stati affrescati nel 1892 dal figlio da Andrea Becchi, pittore e scenografo carpigiano. Una vera e propria opera d’arte, caratterizzata da differenti movimenti pittorici, che si susseguono nelle differenti stanze nelle quali è suddivisa la villa
 
FORMIGINE: AGRITURISMO AGGAZZOTTI TRA STORIA E ANTICHI SAPORI
 
L’agriturismo è un vero e proprio villaggio: oggi, dove un tempo si sfornava pane, si affilavano le falci per mietere il grano e si lavavano i panni nell’enorme lavatoio, è possibile trascorrere indimenticabili soggiorni. In tutto l’agriturismo sono stati inseriti pannelli solari e luci a risparmio energetico. Il ristorante occupa parte del piano terra della struttura principale. Ricavato nei locali in cui si trovavano le antiche botteghe della corte ottocentesca di Villa Aggazzotti, il ristorante ha mantenuto un aspetto rustico.
 
AGRITURISMO AGGAZZOTTI: CUCINA TIPICA MODENESE
 
La cucina è quella tipica modenese. Ingredienti genuini, prodotti di prima qualità e una grande attenzione alla tradizione. Inoltre con la bella stagione è possibile gustare i sapori di una volta immersi nel verde del parco circondati dagli alberi secolari. 
 
La cucina tipica modenese vanta numerose prelibatezze, alcune delle quali comuni alla culinaria centro emiliana. Il re dei condimenti modenesi è senz’altro l’aceto balsamico tradizionale, soprannominato anche l’oro nero della città. Si tratta di un prodotto di assoluta eccellenza, speciale per il sapore e il decennale lavoro richiesto per produrlo. La prima volta in cui si parlò di ‘balsamico’ fu nel 1747, nel registro delle vendemmie delle segrete cantine ducali; di lì a poco, Napoleone, occupando Modena, avrebbe confiscato l’acetaia del Duca. Fondamentale per la codificazione delle tecniche di produzione fu l’apporto, nella seconda metà dell’Ottocento, dell’avvocato Francesco Aggazzotti, viticoltore, imprenditore agricolo e politico di Formigine.
 
 
Da allora, e specialmente negli ultimi anni, l’aceto balsamico avrebbe conquistato con la sua delicatezza agrodolce il mondo intero. Modena, insieme a Parma e Reggio Emilia, è sede ufficiale della produzione del più diffuso formaggio sulle tavole di tutto il mondo: il Parmigiano Reggiano DOP.  Da non dimenticare anche delizie prodotte in zone estremamente ristrette, alcune delle quali anche hanno ricevuto certificazioni di qualità, come le ciliegie di Vignola, le amarene brusche di Modena IGP, le patate di Montese o la pera dell’Emilia Romagna IGP.
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