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Sicilia: 4 cose da sapere sui merletti a tombolo di Mirabella Imbaccari

Da oltre un secolo nella località, non a caso chiamata "città del tombolo", si realizzano splendidi pizzi con questa tecnica estremamente affascinante e complessa

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Courtesy of ©Rosario Scollo/Wikimedia Creative Commons CC BY SA 3.0
La Sicilia realizzata con la tecnica del Tombolo
Quella del merletto a tombolo è un'arte molto antica le cui origini sono difficili da collocare e datare. In Sicilia, però, esiste una cittadina in cui questa tradzione artigianale ricopre un ruolo molto importante da olte cent'anni. Si tratta di Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania, dove lo sviluppo di questa lavorazione ha ricoperto un importante ruolo tanto dal punto di vista artistico che storico e culturale.

LA TRADIZIONE Non c'è da meravigliarsi se questa località siciliana viene chiamata "città del tombolo". Se oggi Mirabella Imbaccari è conosciuta anche con questo appellativo lo si deve in particolar modo alla baronessa Angelina Auteri, nobildonna catanese sposata con il principe Ignazio Paternò Castello il quale, a seguito di una miracolosa guarigione da un male che lo affliggeva, scelse assieme alla moglie di dedicare la propria vita alla fede. Fu così che la coppia si trasferì in convento e donò in beneficenza il proprio patrimonio. Angelina Auteri volle fare di più ed istituì in città l'Opera del Tombolo, un'associazione che si dedicava all'insegnamento di questa complessa tecnica di ricamo al fine di fornire un'occupazione alle giovani del paese. A partire dal 1910 la scuola veniva ufficialmente riconosciuta grazie anche all'arrivo di quattro suore dell'Ordine di Dorotea che si occuparono di portare avanti l'attività già avviata.

LE CARATTERISTICHE Quella del tombolo è un'arte tanto affascinante quanto elaborata. La tecnica di realizzazione di questi merletti è, infatti, lunga e complessa e consiste nel puntare dei piccoli fusi su un cuscino (chiamato, appunto, "tombolo") creando un disegno o un motivo, per poi intracciare attorno ad essi un filo bianco di lino o cotone. Spesso per comporre il disegno si utilizzano modelli in cartoncino impiegati come guida per la sistemazione dei fusi sul tombolo. Una volta rimossi i fusi, si ottiene un pizzo finissimo che, nella tradizione di Mirabella Imbaccari, si distingue per la trama fittissima e per la presenza nel disegno di numerosi riccioli e rose, certamente frutto dell'influenza del barocco siciliano.

IL TERRITORIO La tradizione del pizzo a tombolo in Sicilia è sopavvissuta in diverse zone dell'isola. Oltre che a Mirabella Imbaccari, infatti, è possibile ammirare splendidi merletti anche, ad esempio, in località come Marsala, Mazzaro del Vallo, Modica, Sortino, Aragona, Piana degli Albanese, Santa Domenica Vittoria e Santa Ninfa. Un tempo, inoltre, nella regione era diffusa l'usanza di realizzare pregiati intrecci in oro e argento ed in alcuni paesi si eseguiva persino la lavorazine del merletto senza disegno intrecciando la rete seguendo la propria fantasia. Nelle carceri femminili di Messina, invece, sono stati rinvenuti vecchi disegni per la lavorazione del merletto.

GLI INDIRIZZI A dimostrazione dell'importanza che la lavorazione del pizzo a tombolo riveste per la cultura e la tradizione locale, nel 1986 a Mirabella Imbaccari è stata allestita una Mostra Permanente del Tombolo con sede in via Alcide De Gasperi. All'interno del Museo sono custoditi merletti, abiti e arredi realizzati con questa tecnica.

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