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Pesariis, cosa rende speciale il Paese degli Orologi

Il piccolo borgo della Carnia vanta oltre quattro secoli di tradizione legata all'arte dell'orologeria

Orologi di Pesariis
Courtesy of©carniamusei.org
Orologi di Pesariis
Graziosa frazione di Prato Carnico, Pesariis è un caratteristico borgo della Carnia che lega indissolubilmente la propria storia a quella della produzione di orologi, di cui l'intero borgo è disseminato.

LA TRADIZIONE
C'è chi lo misura in denaro, chi lo considera la panacea di tutti i mali, chi l'unico avversario contro cui correre, tanto nella quotidianità, quanto nell'interno percorso della vita. Il tempo rappresenta, da sempre, un vero e proprio chiodo fisso nell'esistenza degli esseri umani. Ciò che scandisce, inesorabilmente, i ritmi della vita che scorre. Impossibile, dunque, non tentare, non potendolo domare, quanto meno di tenerlo sotto controllo misurandolo. Ed è ciò che gli esseri umani hanno cominciato a fare dalla notte dei tempi. Prima sfruttando la luce del sole, poi la caduta della sabbia o dell'acqua, poi con meccanismi via via più complessi che hanno dato l'illusione di poter essere, almeno in parte, padroni del proprio tempo. A Pesariis, piccolo borgo della Carnia, gli orologi, però, non sono soltanto meccanismi con cui misurare il tempo. Sono dei veri e propri pezzi di storia e di cultura che hanno dato vita ad una fiorente tradizione artigianale, documentata sin dal XVIII secolo ma le cui basi erano state gettate già in quello precedente, che è valsa alla località l'appellativo di “Paese degli Orologi”. E non c'è da meravigliarsene perchè, disseminati per il borgo, si possono ammirare orologi di ogni foggia e tecnologia frutto di complesse tecniche di meccanica ed orologeria apprese, con ogni probabilità, in Germania dai mercanti di spezie e stoffe, detti “cramârs”, durante i loro viaggi. Sebbene già in epoca seicentesca fosse diffusa l'usanza di realizzare orologi ad uso domestico, utilizzati ad esempio per scandire le diverse fasi dei lavori nei campi, fu a partire dal 1725, con la fondazione dello stabilimento Solari, che Pesariis si specializzò nella produzione di segnatempo destinati alle torri civiche e campanarie, ma anche alle stazioni e agli aeroporti ai quali fornirono i tipici tabelloni sui quali consultare gli orari delle partenze e degli arrivi.

LE CARATTERISTICHE
Con una tradizione artigianale alle spalle lunga oltre tre secoli è naturale che a Pesariis siano stati prodotti meccanismi segnatempo di ogni genere. E se a partire dal XVII secolo cominciò a diffondersi il cosiddetto Pesarino (o orologio a lanterna), il cui meccanismo si basava su un peso sorretto da una fune che con il trascorrere delle ore si abbassava fino a toccare il pavimento, nel secolo successivo nacquero i primi orologi da torre caratterizzati da una struttura a “gabbia d'uccello”. Le innovazioni più rivoluzionarie vennero, invece, introdotte a partire dal XX secolo quando cominciarono a diffondersi gli orologi da torre con ricarica automatica e quelli con meccanismo a palette che al posto del classico quadrante con lancette, presentano un sistema di palette con apertura a libro che segnano le ore e i minuti.

IL TERRITORIO
Visitando Pesariis ci si rende immediatamente conto di come il borgo non possa essere definito in altro modo se non “Paese degli Orologi”. Basta concedersi una sosta presso il Museo dell'Orologeria Pesarina per rendersi conto della lunga tradizione che ha caratterizzato la storia del borgo apportando un importante contributo allo sviluppo economico e sociale dell'intera Carnia. Al suo interno si possono ammirare quasi quattro secoli di storia dell'orologeria pesarina. Nelle sale del museo sono esposti, in ordine cronologico, segnatempo prodotti dal 'Seicento agli anni Duemila, suddivisi in due sezioni, una dedicata agli orologi a pendolo e a quelli meccanici progettati per i campanili, ed una, invece, destinata alla storia e allo sviluppo degli orologi a scatti di cifre. Ma non è finita. Oltre al vero e proprio museo degli orologi, l'intero centro storico si presenta come un interessante museo a cielo aperto dedicato all'orologeria. Non a caso, a partire dai primi anni Duemila, le amministrazioni locali hanno istituito un vero e proprio percorso monumentale nel centro cittadino dedicato agli orologi. Passeggiando e consultando l'apposita app Tic-Toc Pesariis si potranno scoprire i magnifici orologi che punteggiano la città: come quello ad acqua, progettato tra il XVI e il XVII secolo; quello a vasche d'acqua, dal meccanismo simile a quello di una clessidra; quello ad acqua a vasi basculanti, con vivaci giochi d'acqua; quello a calendario perpetuo, che segna anche la data e i fenomeni atmosferici; quello a carillon, che suona brani musicali; quello dei pianeti che segna anche le stagioni e i movimenti dei corpi celesti; quello settecentesco a meridiana completo di pendolo, campane e lancette; quello planisfero notturno, che aiuta a leggere l'ora anche di notte in base alla posizione delle stelle; quello a palette giganti, risalente agli anni '40 dello scorso secolo; la meridiana orizzontale, che segna le ore in base alle ombre; la meridiana del 1770, l'unica in Friuli a segnare l'ora italica da campanile facendo coincidere le ore 24.00 con il suono dell'Ave Maria; l'orologio a scacchiera basato su quadratini luminosi che cambiano colore disegnano le cifre; quello a cremagliera che sfrutta peso e gravità per segnare l'orario; e quello di Leonardo Da Vinci, basato su un sistema di pesi e catene.

GLI INDIRIZZI
Per portare con sé un ricordo di Pesariis che faccia del tempo il suo elemento distintivo, l'appuntamento è alla Bottega del Tempo, un negozio in cui è possibile acquistare oggetti che sembrano provenire da un'altra epoca, come giocattoli di legno, bambole di pezza, scodelle di argilla dipinte a mano, ma anche, naturalmente, tantissimi orologi artigianali che spaziano da quelli meccanici, automatici e manuali, ai cronografi e agli orologi al quarzo sino a quelli da parete e da tavolo.

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