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Sette sport acquatici da praticare in Emilia Romagna 

Wind, kitesurf, canoa, immersioni, vela, kayak e rafting: dove andare e cosa fare in Emilia Romagna, tra fiumi e laghi

Canoa, sport, emilia romagna
©iStockphoto
Canoa, sport, emilia romagna
Sarà anche "l'estate della pandemia", ma chi sceglie l'Emilia Romagna per trascorrere le proprie vacanze agostane non rimpiangerà quelle al di là dei confini italiani degli scorsi anni. Tanti i servizi proposti dalla regione. Adatti a tutti, anche ai più esigenti. Se infatti vi annoiano le ferie troppo comode, tutte sdraio e sole, è opportuno sottolineare che qui non si trovano "soltanto" 135 km di coste, ma anche numerosi laghi e fiumi, nonché le zone umide del Parco del Delta del Po. E tantissime opportunità per praticare uno sport acquatico. Dai più conosciuti come la canoa e la vela, agli sport più recenti come il kitesurf. 
 
Wind e kitesurf al Delta del Po

 
Se amate queste discipline, lungo la costa dal Delta del Po verso Rimini si trovano molte scuole che propongono lezioni adatte a tutti i livelli e noleggio dell’attrezzatura. Si potrebbe per l'occasione scoprire un'area naturale, quella del Delta del Po, tra boschi e verdi pinete, valli d’acqua dolce e salmastra e fiumi, che nasconde seducenti tesori naturalistici. Talmente unici da essere stati designati nel 1999 Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
 
In canoa lungo i canali delle Valli di Comacchio

 
Per scoprire più a fondo l’area del Parco del Delta del Po, una escursione in canoa vi permetterà di percorrere dolcemente i canali delle Valli di Comacchio, cullati dal suono della pagaia che accarezza le acque. Definita “la “piccola Venezia”, Comacchio è uno scrigno di particolari bellezze naturalistiche e testimonianze storiche. I suoi sette Lidi sono meta ideale per una vacanza da trascorrere con la famiglia o con gli amici, o anche per un weekend di relax. A bordo di una canoa si possono visitare anche le zone umide dei lidi nord di Ravenna, come la Pialassa della Baiona, con i suoi specchi d’acqua e i suoi canali.
 
Le immersioni attorno al relitto Paguro
 
Un’altra attività subacquea da praticare nelle acque del mare Adriatico è il diving. Immergersi alla ricerca di antichi relitti o pesci dalle forme particolari è semplice grazie ai centri di diving della Riviera, che organizzano corsi e immersioni. Se volete qualcosa ancora più "strong", potrete scoprire la zona di tutela biologica sviluppatasi attorno al relitto Paguro, nelle acque al largo di Lido Adriano (Ravenna). Qui, alla profondità di 25 metri, i sub si troveranno a tu per tu con un reef artificiale unico, abitato da marmore, gronghi, occhiate e corvine.
 
La storia del Paguro, oggi rinato a nuova vita, si basa in realtà su un evento tragico risalente agli anni Sessanta. Era infatti il 1963 quando l’Agip decise di costruire una piattaforma per l’estrazione del metano al largo della costa di Ravenna, precisamente a 11 miglia dal lido di Porto Corsini. Dopo due anni di regolare attività, nel settembre del 1965 la trivella del Paguro raggiunse per caso un giacimento metanifero ad altissima pressione, che in poco tempo provocò l’incendio e lo sprofondamento della piattaforma.

In vela sul Lago di Suviana

 
Se intendete cimentarvi con la vela, le proposte dei circoli nautici e velici della regione spaziano dai corsi per bambini e adulti ai corsi di vela d’altura e di regata, passando per le escursioni e le crociere in barca a vela. Un'alternativa? Andare sul lago. È quello che propone il Parco avventura Saltapicchio, dove sfruttando le buone condizioni del vento si può salpare sul Lago di Suviana.
 
Ci troviamo a metà strada tra Bologna e Pistoia, tra antichi borghi medievali e boschi lussureggianti, troviamo il grande Parco dei Laghi: un’area estesa quasi 4mila ettari, in grado di regalare suggestivi paesaggi e silenzi rigeneranti. Al centro, i due grandi bacini di Suviana e Brasimone, realizzati agli inizi del XX secolo a scopo idroelettrico.
 
Kayak e rafting tra fiumi e borghi
 
Con la canoa dalla pagaia a doppia pala si può scendere lungo il fiume Trebbia, grazie all’escursione organizzata dal Parco Avventura Val Trebbia sull’Appennino di Piacenza. Punto di partenza e arrivo di sentieri che si intrecciano all’interno della grande pineta di Sant’Agostino a Coli, a circa 10 km dall’antico borgo medievale di Bobbio, questo parco offre entusiasmanti e coinvolgenti esperienze da vivere nel cuore della natura, proponendo tantissime attività a tutti i suoi ospiti, adulti e bambini.
 
La Val d’Enza e il suo omonimo fiume che scorre nel Parco del Gigante, nell’Appennino di Reggio Emilia, offre un’altra occasione per un’avventura in kayak, così come le Valli del Taro e del Ceno in provincia di Parma. Queste si trovano tra gli abitati di Fornovo e Ponte Taro: una piccola oasi naturale che segue il percorso del fiume Taro per oltre 20 km. 
 
Infine il rafting, con le sue adrenaliniche discese lungo i fiumi a bordo di un gommone. Puntate al fiume Limentra, non distante da Bologna, che consente di praticare rafting anche d’estate.
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