Un modo insolito per andare alla scoperta di Perugia può essere quello di seguire le orme dei Cavalieri Templari, che nel capoluogo umbro hanno lasciato straordinarie testimonianze. Principalmente sono tre i luoghi legati ai misteri e alle leggende dei Templari: Corso Garibaldi, il Tempio di San Michele Arcangelo e la Chiesa di San Bevignate. Percorrendo Corso Garibaldi si possono incontrare numerosi simboli esoterici ed alchemici che costellano la strada, che si notano soprattutto sugli architravi dei portoni. Particolarmente interessante è il bassorilievo sull’edificio che si trova al civico 104-106: si tratta dell’ex Chiesa di San Cristoforo, risalente al XIII secolo, sulla cui facciata è facilmente riconoscibile il simbolo di una squadra e un compasso sovrapposti dentro un triangolo, chiaramente di matrice massonica, che si intreccia con l’iconografia templare.
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Una particolarità di Corso Garibaldi è rappresentata dai nomi dei vicoli che incrocia. Sono Via della Spada, Via della Pietra, Via della Spina, Via dell’Oro, essendo questa strada il percorso verso il Tempio di Sant’Angelo, meta finale di un percorso metaforico verso la conquista della Sapienza da parte dei Cavalieri. Detto anche Tempietto o Chiesa di Sant’Angelo, il Tempio dedicato a San Michele Arcangelo (il Santo Guerriero che combatteva contro il maligno) è un edificio paleocristiano risalente al V secolo d.C. dalla pianta circolare e l’assetto a cerchi concentrici, con un colonnato di 16 colonne corinzie che sono a separare l’ambulacro dal presbiterio che rendono l’interno particolarmente sorprendente. La stella a cinque punte inscritta in un cerchio sul pavimento accanto all’ingresso, la pianta della struttura che ricorda quella dell’antica Gerusalemme, le tipiche croci patenti e le misteriosi incisioni sui capitelli del colonnato sono tutti dettagli che rimandano ai Templari.
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Spostandosi nel rione di Porta Sole, nei pressi del cimitero monumentale di Monteluce, sorge il complesso di San Bevignate, la più importante tra le testimonianze templari della città. La costruzione si presta in tutta la sua imponenza grazie ad un aspetto massiccio e fortificato. Il portone d’ingresso, oltre a motivi zoomorfi e fitomorfi di forte valenza simbolica, reca il fiore della vita su entrambi i lati, mentre l’interno è arricchito da un prezioso ciclo di affreschi che illustra la missione dell’ordine religioso cavalleresco in Terra Santa.