Il 2019 è un anno importante per il Ravenna Festival che celebra il suo trentesimo anniversario. Per l’occasione, la celebre manifestazione ha svelato un programma sorprendente, con spettacoli entusiasmanti e grandi ospiti che continueranno ad emozionare il pubblico sino al prossimo 16 luglio.
IL RAVENNA FESTIVAL
Fondato nel 1990 da Cristina Mazzavillani Muti, Ravenna Festival si è sempre caratterizzato per un programma che include tutti i linguaggi artistici, dalla musica sinfonica a quella da camera, dall’opera al teatro, dalla danza al musical, dal jazz alla musica etnica. Ogni anno da maggio a luglio una città intera diventa palcoscenico per due mesi: dalle basiliche tempestate dall’oro di antichi mosaici agli eleganti teatri storici, chiostri, antichi palazzi, le archeologie industriali, ma anche le spiagge e la pineta dove sostò Dante Alighieri e ancora su fino alle dolci colline che si stagliano lontane all’orizzonte…
RAVENNA DA SCOPRIRE NELLO SPIRITO DI FRATELLANZA
Vale la pena ricordare che sono ben 8 i monumenti di Ravenna riconosciuti dall’UNESCO. Una città dunque tutta da scoprire, in occasione di un Festival straordinario caratterizzato da una vocazione multidisciplinare. Ogni anno la direzione artistica compone un ricco programma di eventi che ruotano attorno a un tema significativo dal punto di vista culturale e artistico. Dal 1997, anno del primo storico concerto a Sarajevo, i passi di Ravenna Festival si intrecciano a quelli de “Le Vie dell’Amicizia”, pellegrinaggi laici che toccano città ferite, riallacciano antichi legami con luoghi che hanno fatto la storia, costruiscono “ponti di fratellanza”. A guidare questi viaggi, ambasciatore di cultura nel mondo, è da sempre Riccardo Muti con orchestre e cori che, nello spirito di fratellanza che anima il progetto e a testimonianza dell’universalità del linguaggio musicale, in ogni occasione accolgono tra le proprie fila musicisti della città meta del viaggio.
RAVENNA: OTTO MOTIVI PER VISITARLA
L’EDIZIONE 2019
In questo 2019, partendo dai versi dalla Commedia Per l’alto mare aperto, leitmotiv della stagione in corso, si è intrapreso un viaggio di ritorno alle origini della civiltà occidentale, per riscoprire l’Oriente che si cela al suo interno. Ma il Ravenna Festival non finisce qui. Da non perdere a novembre la Trilogia d’Autunno, dedicata a tre donne: con Norma di Vincenzo Bellini (1, 5 e 8 novembre), Aida di Giuseppe Verdi (2, 6 e 9 novembre) e Carmen (3, 7 e 10 novembre) di Georges Bizet , il progetto curato da Cristina Mazzavillani Muti torna a proporre una vera e propria maratona lirica già ampiamente apprezzata dal pubblico italiano e internazionale, nonché capace di coniugare tecnologia e giovani talenti.