Dieci misteri di pietra

Emblematica prova dello splendore Maya è la zona archeologica di Chichén Itzá, in Messico, che comprende circa trenta costruzioni visibili. L'edificio più importante è il tempio di Kukulcán, la famosa piramide a nove piani. Il Tempio è circondato da una galleria e da un portico in cui l'ingresso principale è segnato da due colonne a forma di serpente.

Sull'isola di Malta si trovano numerosi resti di templi. Tra questi l tempio di Hagar Qim si innalza sulla cima di un colle che guarda il mare e l'isoletta di Fifla. Costituito da un edificio unico, non si sa se in origine fosse una struttura a quattro o cinque absidi.

Ancora enigmatico il complesso megalitico di Stonehenge in Gran Bretagna, che risale a circa il 3200 a.C., la stessa epoca in cui vennero costruite le grandi piramidi in Egitto. La costruzione ha una forma circolare, del diametro di qualche decina di metri, ed è composta da vari anelli di pietre alte e strette, alcune delle quali sormontate da altre lastre di pietra.

Sito archeologico dell'Honduras, Copan si trova sulle sponde dell'omonimo fiume: contiene alcune delle opere di scultura più famose ed importanti del periodo classico maya.

E' conosciuto anche come la Stonehenge americana: il Georgia Guidestones è un grande monumento in granito sito nella Contea di Elbert, nello stato della Georgia. Su otto delle superfici maggiori è inciso un messaggio composto da dieci regole, o consigli.

Dichiarate Patrimonio dell'Unesco, le rovine di Great Zimbabwe sono il più importante monumento nazionale dello Zimbabwe. Il simbolo nazionale del paese, l'uccello di Zimbabwe, è l'immagine di una scultura ritrovata in questo sito: si tratta delle rovine di un'antica città, probabilmente il centro di un vasto impero di etnia shona di cui non si conoscono le ragioni del declino.

Le gigantesche statue monolitiche dell'Isola di Pasqua, scavate da un unico blocco di tufo vulcanico, sono cariche di misteri: infatti il loro significato ancora oggi è poco chiaro e tante sono le ipotesi sulle origini. La più accreditata è che le statue siano state scolpite dai polinesiani abitanti a partire dall'anno 1000 d.C. come monoliti augurali, portatori di benessere e prosperità dove volgono lo sguardo.

Le rovine dell'antica città di Nan Madol sono state ritrovate lungo la costa orientale dell'isola di Pohnpei, una delle quattro suddivisioni amministrative degli Stati Federati di Micronesia. La più grande struttura ancora in piedi è il Nan Douwas, le cui mura perimetrali si innalzano per 8 metri e gli edifici interni contengono cripte funerarie.

Tikal è la più estesa delle città in rovina della civiltà Maya. Localizzata in Guatemala nel dipartimento di Petén, oggi fa parte nel Parco nazionale di Tikal, uno dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco.

In Bolivia Tiwanaku è stato uno dei più importanti centri archeologici dell'America Latina. Nella sua massima estensione la città copriva 6 Km2 ed ospitava circa 40.000 abitanti. Una caratteristica sono gli enormi monoliti di circa 10 tonnellate che si possono ancora ammirare tra le rovine.