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Ron Howard e Moby Dick scelgono le Canarie

Le isole iberiche al centro del nuovo kolossal del regista statunitense

warner bros.
Non ha avuto vita facile, ma l'esperienza di Ron Howard alle Isole Canarie è stata sicuramente di quelle che ricorderà per tutta la vita. E non solo per l'impegno profuso sul set del suo nuovo Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick, ma soprattutto per i panorami scoperti, per la professionalità trovata e il calore, che da sempre è uno dei marchi di fabbrica della Spagna tutta.

Alla ricerca di panorami "selvaggi", i primi sopralluoghi erano iniziati dopo la Primavera del 2013, ma le location propostegli non potevano non essere convincenti. E infatti l'autunno successivo i set del film hanno 'invaso' i parchi nazionali di La Palma, La Gomera e Lanzarote, le spiagge e le case di diverse zone delle piccole isole iberiche, magnificamente situate tra tre continenti - Africa, Europa e America - e recentemente utilizzate anche da Ridley Scott (per Exodus) e in passato da Scontro di titani e Fast & Furious 6 (Tenerife).

Una posizione invidiabile, e affascinante. Soprattutto per un film senza nazionalità, per la storia universale che racconta. Quella della balena bianca e dei marinai che le diedero la caccia, inventata da Herman Melville nel 1851 e qui riadattata in una sorta di prequel 'illegittimo'. Ma nel quale, come nell'originale, la fanno da padrone il mare e le ossessioni degli uomini, oltre - ovviamente - l'immensa Moby Dick, che qui fa la sua prima apparizione, cronologicamente parlando.

E se i primi ciak si sono svolti nel settembre 2013 ai Leavesden Studios nell'Hertfordshire, dove era l'enorme vasca utilizzata per le scene più spettacolari, cast e crew si sono poi spostati tra Lanzarote e - soprattutto - l'isola di La Gomera per continuare il lavoro. Questa volta sfidando davvero il mare, per dare al film il realismo che necessitava.

"Ho apprezzato molto il benvenuto affettuoso e la collaborazione ricevuti nelle Canarie durante le riprese", ha dichiarato pubblicamente Howard, che pure inizialmente aveva trovato ostacoli burocratici (ridottisi al ritardo di alcuni permessi) e ha dovuto superare un'imprevista inondazione (superata senza problemi, nonostante l'evacuazione di emergenza, tanto da poterci ridere su a posteriori), raccontato in diretta sul proprio profilo twitter.

Alla fine - anche grazie alla partecipazione di abitanti del luogo, ingaggiati come comparse (pare a 90 euro al giorno) - sarà però il pubblico a 'ridere ultimo', godendo della vista meravigliosa della Playa de Tapahuga e della adiacente Playa de Santiago. Le due perle di La Gomera - rispettivamente afferenti alle municipalità della capitale San Sebastian e di Alajero - per una volta hanno accolto visitatori diversi dal solito, sia nel Jardin Tecina (hotel da 800 letti vicino alla prima delle due spiagge, dove Howard ha costruito una speciale vasca triangolare per le riprese) sia nell'hotel di lusso della seconda, dove hanno alloggiato in trecento per due mesi.

Ma con alcuni set importanti organizzati nella adiacente Valle Gran Rey, la costa di Playa Santiago è stata la vera base della produzione per ben sette mesi. Nei quali la comunità della cittadina portuale ha sostenuto senza problemi l'impatto di un così grande numero di persone, offrendo i soliti servizi turistici e gastronomici di alta qualità agli assetati professionisti, innamoratisi del tonno locale.
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