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Trou aux Biches location film Serenity Madagascar Mauritius

Le Mauritius di Matthew McConaughey e Anne Hathaway

I due attori sono i protagonisti di Serenity di Steven Knight, un thriller dai panorami mozzafiato.

Lucky Red con Universal Pictures
Non capita tutti i giorni di avere insieme sullo schermo attori come Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Djimon Hounsou, Diane Lane e Jason Clarke… E deve essere stato un impegno e un onore per Steven Knight poterli avere nel suo nuovo Serenity - L'Isola dell'Inganno. Probabilmente non sarà stato complicato convincerli per il regista di Redemption e Locke, anche considerando la splendida location nella quale avrebbero dovuto svolgersi le riprese: le meravigliose isole dell'arcipelago della Repubblica di Mauritius, nell'Oceano Indiano a est del Madagascar.

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Un thriller mozzafiato che gira intorno a un triangolo amoroso e una verità nascosta, interpretato dai premi Oscar® Matthew McConaughey e Anne Hathaway, di nuovo insieme dopo il successo di Interstellar. È ui a interpretare il misterioso capitano Baker Dill, un uomo che si è lasciato alle spalle il passato trasferendosi in una bellissima isola tropicale per iniziare una nuova vita. Fino a quando la sua tranquilla esistenza viene nuovamente sconvolta dall'apparizione dell'ex moglie - mai dimenticata - con una terribile richiesta d’aiuto: uccidere il suo violento e sadico marito.



Segreti sepolti e una verità tutta da scoprire che fanno di questo personaggio qualcosa di più di un semplice pescatore ossessionato dalla cattura di un pesce, come il regista teme si possa leggere il film. Che pure potrebbe vantare importanti 'simili', come il Santiago che Ernest Hemingway rece celebre in Il vecchio e il mare o il Capitano Achab del Moby Dick di Herman Melville. E se quest'ultimo navigava al largo di capo Cod, nello Stato del Massachusetts, e il primo nello splendido Mar dei Caraibi di fronte a Cuba, Serenity è ambientato in un'isola da qualche parte ai tropici, in una cittadina immaginaria chiamata Plymouth

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Per trovarla la produzione ha ispezionato diverse location tropicali, dalle Bermuda, alla Repubblica Dominicana e le Fiji. Ma è stato non appena Knight ha messo piede a Mauritius che si è reso conto di aver trovato quel che cercava: "Mauritius è abbastanza sconosciuta cinematograficamente perché solo di recente si è aperta alle troupe cinematografiche. Ma quello che volevo era un posto in cui, in qualsiasi direzione punti una macchina da presa, da quello che inquadri non potrai mai capire dove ti trovi. In altre parole Mauritius potrebbe essere l'India, i Caraibi, l'Africa, o perfino la Francia, secondo dove ti trovi e secondo l'etnia delle persone, perché ci sono tutti qui, tutti sono mescolati e tutti sembrano andare serenamente d'accordo".

Ma un'isola in mezzo all'Oceano Indiano "senza molto altro intorno" comporta qualche rischio, dal punto di vista produttivo. "Siamo stati i primi a girare un film hollywoodiano a Mauritius e inizialmente ero preoccupato - ammette lo scenografo Andrew McAlpine parlando della disponibilità di materiali e di personale. - Poi mi sono ricordato di aver lavorato in passato con tantissimi collaboratori sudafricani e sapevo che il Sud Africa era abbastanza vicino, ma invece grazie alla natura del popolo mauriziano e alle competenze di quella gente, tutto è andato benissimo".



L'intera isola è diventata una location, anche se la troupe si è concentrata principalmente a Trou aux Biches, nella parte nord-occidentale. "Abbiamo creato intere strade e l'interno di stanze d'hotel - continua McAlpine. - Vorrei dire che le competenze dei mauriziani, che non avevano mai lavorato a niente del genere, si sono dimostrate all'altezza del compito, che hanno svolto come se fosse la cosa più naturale del mondo".

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Quando siamo arrivati abbiamo fatto un giro della costa orientale e ricordo che camminando ci siamo accorti di un ristorante che avremmo potuto trasformare in un bar, e che avevamo quella che sarebbe potuta sembrare una cittadina di pescatori - ricorda ancora il produttore Guy Heeley. - A quel punto abbiamo capito di aver trovato il posto giusto". E che la visione del regista avrebbe potuto diventare realtà, a tre anni dall'illuminazione avuta mentre era a bordo del peschereccio di un marinaio piuttosto "fuori dall'ordinario".
 
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