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Rhode Island location film La notte del giudizio Election Year Providence

La notte del giudizio arriva a Providence

Lo sconvolgente 'The Purge' statunitense chiude la trilogia passando da Los Angeles al Rhode Island

Universal Pictures
Nel 2013 e nel 2014 era stata Los Angeles il teatro della fantasia 'malata' e drammaticamente realistica di James DeMonaco. Oggi il regista di La Notte del Giudizio: Election Year ci porta dalla parte opposta degli Stati Uniti per completare (almeno per ora) la sua Purge Trilogy. Da Ovest a Est per raccontare un futuro distopico quanto prossimo nel quale criminalità e disoccupazione rendono necessaria una giornata di 'Sfogo' all'anno, organizzata dai "Nuovi Padri Fondatori d'America" (New Founding Fathers of America, abbreviato in NFFA), nella qual ogni crimine diventi legale, persino l'omicidio.

Siamo abituati a pensare a Los Angeles come a una città nella quale tutto può essere possibile, anche un paradosso del genere (raccontato nei precedenti La notte del giudizio e Anarchia - La notte del giudizio), molto meno che qesto accada nella tranquilla cornice del Rhode Island, nel New England. Ed è qui che il regista di Brooklyn ha scelto di ambientare questo - forse - ultimo capitolo del suo franchise, quello nel quale una candidata a Presidente degli Stati Uniti punta a eliminare la crudele e disumana abitudine a 'Lo Sfogo' (in originale 'The Purge', come da titolo del film), scatenando una violenza per una volta non indiscriminata…



Per raccontare questa storia, la troupe si è data appuntamento a Woonsocket, nel Rhode Island, il 16 settembre 2015. E la cittadina della Contea di Providence (nella quale anche si sono tenute le riprese) si è offerta, permettendo che si trasformasse la propria 'Main Road' nella Washington, D.C. del futuro dove tutto si svolge… Per ricreare al meglio le condizioni di un paese guidato dai Nuovi Padri Fondatori d’America, la scenografa Sharon Lomofsky si è impegnata per creare una nazione distopica e credibile. "Abbiamo girato a Providence, in Rhode Island - spiega lei stessa. - La città in sé è fiorente, ma i villaggi che si trovano poco fuori erano perfetti per ricreare i quartieri della nostra città. Abbiamo trovato un’area poco distante che non aveva tutti gli aspetti belli di Providence".

Molti degli ambienti necessari sono stati ricreati, come anche l'abitazione della senatrice e il negozio di Joe, un posto poco fuori città che doveva essere una sorta di avamposto nel deserto. "Abbiamo voluto ricostruire una bottega calda, un po’ vecchio stile, un posto dove il tempo si è fermato e la gente entra anche solo per fare due chiacchiere, come sono ancora molti negozi fuori dei centri urbani - spiega la professionista. - Sulla via principale che abbiamo scelto per la location di Joe, molti dei negozi sono abbandonati, ma il villaggio continua a esporre splendidi vasi con fiori che sono annaffiati tutti i giorni".

"Quando abbiamo trovato la cattedrale, ci siamo convinti che fosse la scelta migliore", aggiunge parlando della scena chiave in cui il ministro Owens e i suoi seguaci celebrano la Notte del Giudizio con un sacrificio umano. Ma Lomofsky e DeMonaco hanno voluto mettere in scena al massimo l’assenza di libertà individuale e di espressione, come spiegano in conclusione: "Abbiamo tenuto le strade sempre pulite, vuote e senza alcun segno distintivo. È risultato un po’ estraniante, ma soprattutto perché perché siamo abituati ai continui rumori della realtà urbana".

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