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Il tour degli Stati del Sud seguendo il Green Book

Il nuovo film di Peter Farrelly racconta una storia vera di amicizia dalla quale emerge l'atavico problema razziale degli Stati Uniti.

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Una storia vera, talmente bella da sembrare inventata. È quella che racconta Peter Farrelly (Scemo & + scemo, Tutti pazzi per Mary) nel suo ultimo Green Book. Un film nato dalla vera esperienza del padre del produttore e regista Nick Vallelonga, coinvolto in un road trip attraverso una decina di Stati degli USA. Una avventura toccante e divertente che, oltre a mostrarci le diverse facce del razzismo e della discriminazione, rivela la ricchezza - e la versatilità - della Louisiana, in particolare, e dei dintorni di New Orleans...



Tutto avviene nel 1962, durante la temporanea chiusura di uno dei migliori club di New York dove lavora come buttafuori l'italoamericano Tony Lip (Viggo Mortensen). A quel punto costretto trovare a tutti i costi un lavoro che gli permetta di mantenere la propria famiglia. Dopo una iniziale diffidenza e qualche spigolosità, accetta di lavorare per il pianista afroamericano Don Shirley (Mahershala Ali) e di accompagnarlo in lungo e faticoso tour nel Sud degli Stati Uniti. Ma nonostante le differenze e gli iniziali contrasti, tra i due finisce per instaurarsi una forte quanto imprevedibile amicizia.

Parlavamo di New Orleans, nonostante si tratti di un Road Movie dei più classici, perché proprio lì sono iniziate la produzione e le riprese (durate 35 giorni), all'inizio del dicembre 2017. Certo, molti dei locali indicati dal The Negro Motorist Green Book - guida turistica realmente pubblicata tra il 1936 al 1966 ad uso delle persone di colore - ormai non esistono più, ma le location utilizzate sono state talmente ben scelte che (come accaduto in passato) non in molti si accorgeranno di non essersi allontanati molto dalla città nota come The Big Easy. Che ha regalato alla troupe persino una inusuale - per la stagione - nevicata in quel di Amite, che gli permise di girare la scena ambientata in Maryland, nel Miss Ann's, quella notte stessa.

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E così è stato per le sequenze che vedevano la nostra 'strana coppia' attraversare Indiana, Iowa, Kentucky, Carolina del Nord, Georgia, Tennessee, Arkansas, Mississippi e Alabama prima di tornare in quel di New York, nell'appartamento sopra la Carnegie Hall (questa sì, quella vera) a un passo dal Central Park. Un viaggio che è stato reso possibile grazie al lavoro degli Scout e all'impegno di tutti, come conferma il produttore Charles B. Wessler: "Siamo stati dovunque: case, piantagioni, hotel, appartamenti e almeno cinquanta club che potessero funzionare come sedi dei concerti del Dr. Shirley. E alla fine abbiamo trovato quasi tutto quel che ci serviva tra New Orleans e i paesi circostanti".



A parte il Northshore Broadcasting building di Hammond - tra S. Cypress Street e E Thomas Street - dove Tony saluta i suoi figli, davanti casa Vallelonga, tra i primi ad apparire sullo schermo, The International House Hotel di Camp Street e il Carver Theater, rispettivamente scelti per gli esterni e gli interni del Copacabana dove lavora come buttafuori. E sempre ad Hammond - al Benny's Place di W Thomas Street - lo vediamo accorrere a salvare l'amico da alcuni sgradevoli locali…

Il party privato di Pittsburgh si svolge in realtà alla W.P. Brown House vista anche nella serie The Purge, mentre la discussione sul pianoforte da cambiare avviene nel McAlister Auditorium della Tulane University invece che a Hoover, in Indiana. La breve performance di Macon, Georgia, è all'Orpheum Theater, lo scambio sul 'migliorarsi' nella hall del Saenger Theater e l'incontro di Tony con i suoi vecchi amici al Roosevelt Hotel (usato anche da L'ultima parola - Trumbo) e non a Memphis.



Tra la Bourbon Street del Quartiere francese e l'adiacente Royal St si sono poi svolte le scene della Hot Dog Competition (al The Clover Grill) e nel banco dei pegni (al Sigle's Antiques). Il 'complicato' e drammatico tentativo di approccio di Doc nella piscina dell'YMCA si svolge in quella del New Orleans Athletic Club, come anche alcuni dei suoi scontri con certi suoi 'ospiti' hanno luogo nell'English Turn Golf & Country Club - e non a Birmingham - e alla Houmas House Plantation di Burnside (e non a Raleigh). E se il primo hotel (l'Aloha Motel usato anche in Logan) consigliato dal Green Book potrete visitarlo a Metairie, uno dei momenti di maggior condivisione dei due è quello dell'Orange Bird, o meglio della imperdibile Ruby's Roadhouse di Mandeville.

 
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