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Il Joker di Joaquin Phoenix terrorizza New York

Più Manhattan che Gotham nel film che ha vinto il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia.

Warner Bros
È iniziato nel settembre del 2018 il lungo viaggio del film che ha sorpreso - e stregato - tutti all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Il Joker di Todd Phillips è approdato quasi per caso al Concorso del nostro Lido più famoso, ma nessuno sembra essersene lamentato. E con l'arrivo nelle nostre sale, il suo promette di essere un successo annunciato. Merito dello stile utilizzato dal regista e dell'ambientazione ricreata: una Gotham City mai così realistica, grazie anche agli scorci newyorkesi utilizzati. Oltre, naturalmente, che della grande interpretazione di Joaquin Phoenix, protagonista assoluto già in odore di Oscar.

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È lui il problematico Arthur Fleck, da sempre solo in mezzo alla folla di una fuligginosa Gotham City, una città ostile, brulicante di insoddisfazione. Arthur indossa due maschere: quella da pagliaccio che si dipinge per lavoro, l'altra quella che mostra nell'inutile tentativo di sentirsi parte del mondo che lo circonda, nascondendo le proprie debolezze. In mancanza di un padre, la sua fragile madre fragile, probabilmente la sua migliore amica, lo ha soprannominato "Happy" ("Felice"), costringendolo a sovrapporre un sorriso amaro alla sua angoscia interiore. Vittima di bullismo, deriso da tutti, in strada e tra i colleghi, quest'uomo solitario si distacca sempre più dal mondo che lo circonda… con conseguenze estreme.



"Le location e la scenografia sono importanti in questo film. Il suo ambiente mostra parecchio della vita di Arthur, quindi volevamo sfruttarlo al massimo", dice il regista, che ha lavorato a stretto contatto con lo scenografo Mark Friedberg - di New York come lui - per trovare gli sfondi giusti per la sua creatura. "La New York della mia giovinezza" come la definisce Friedberg: "sporca" e "corrotta". E che  è stata ricostruita lontano da Midtown. "Per trovare la versione della città di cui avevamo bisogno - continua lo scenografo, - alla fine siamo andati a Newark, dove abbiamo costruito Gotham Square, e a Jersey City, nel New Jersey e nei quartieri circostanti".

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A Newark  è per esempio il Paramount Theater di Market St, dove sono state girate le drammatiche scene davanti al negozio "Everything Must Go"… Un negozio di mobili realmente esistente, ma ormai abbandonato almeno dalla fine del 2017. Come esistenti sono, ovviamente, l'ormai iconica scalinata di Anderson Ave nel Bronx, dove assistiamo alla metamorfosi del Joker, e gli altri set dello stesso Distretto. Dai quartieri di Highbridge e Kingsbridge (dove vivono i Fleck) e il Twin Donut Plus di Jerome Ave, dove siedono felici Arthur e la 'sua' Sophie, alla stazione della metropolitana del Bedford Park Boulevard e la Chase Bank tra Jerome Av e la E 170th St, dove la popolare subway ha dovuto subire un restyling trasformandosi nella inesistente linea 0.



Nel Jersey è invece Casa Wayne, in realtà la William J Brennan Courthouse, mentre molti avranno riconosciuto il celebre Archway 'Under the Manhattan Bridge' di Dumbo o - se più pratici di Brooklyn - il Brooklyn Army Terminal sfruttato per dare una personale e nuova versione del Arkham State Hospital (i cui interni son stati girati al Metropolitan Hospital di Harlem). A Brooklyn la produzione ha anche 'requisito' il leggendario Kings Theatre, palazzo del cinema recentemente rinnovato e per l'occasione ribattezzato 'Wayne Hall'.
 
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