L'Ungheria ha la fortuna, unica al mondo, di avere in circa il 70% del proprio sottosuolo acque termali. Budapest, la capitale termale per antonomasia, coniuga benessere e divertimento con provocante disinvoltura.
L'Ungheria ha la fortuna, unica al mondo, di avere in circa il 70% del proprio sottosuolo acque termali. Un tesoro che, già sapientemente sfruttato in tutti i periodi della sua millenaria storia, diventa oggi una delle forze più attraenti del turismo internazionale. E ancor più attraente lo diventa nel 2003, anno che l'Ungheria dedica al turismo termale e di benessere, offrendo il meglio di quanto si possa desiderare per un soggiorno di tipo salutistico. Tutti i centri termali si collocano in luoghi caratterizzati da boschi e colline, immersi in ambienti verdi, nel grembo della natura ma a due passi dalla modernità. Budapest, ad esempio, è la capitale termale per antonomasia che coniuga benessere e divertimento con provocante disinvoltura.
Dalla ritualità quasi mistica dei bagni termali luoghi dove certa raffinatezza estetica d'altri tempi convive con strutture all'avanguardia alle cerimonie mondane del postmoderno. Questa è Budapest. Divisa a metà, due anime, due borghi separati dal Danubio (Buda e Pest), un unico irresistibile richiamo.
Un viaggio tra le località climatiche più rinomate dell'Ungheria al livello internazionale, da Hévíz ad Eger a Balatonfüred, dalle anse del Danubio alle sponde del Lago Balaton, quel "mare d'Ungheria" che si estende su una superficie di 596 chilometri nel centro del Transdanubio.