La moda è pronta a porre le proprie basi negli Emirati Arabi Uniti, una realtà a quanto pare molto sensibile allo sfarzo: Dubai secondo Bloomberg figura al secondo posto nella classifica delle città più care al mondo in cui soggiornare. Dopo l’Hotel Armani sito all’interno del Burj Al-Arab è tempo di un’altra maison che ha reso popolare il Made in Italy in tutto il mondo: era il 1978 quando Gianni Versace mise in piedi quel marchio che, anno dopo anno, si è affermata divenendo una delle principali case di moda e design del mondo. Nonostante la morte del grande stilista, la sorella Donatella ha tenuto ben salde le redini di casa Versace imponendosi e raggiungendo sempre nuovi traguardi. Dagli abiti agli accessori, dai beni preziosi alle collezioni per la casa fino a veri e propri luxury hotel, indirizzi di charme dove una vacanza ha stile.
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L’ultimo traguardo non poteva che essere in una realtà dinamica e cosmopolita come Dubai là dove, nel Cultural Village, ha trovato spazio il nuovo Palazzo Versace con tanto di affaccio sulla costa del Dubai Creek: come sapranno bene gli esperti del settore e gli appassionati della maison, non si tratta di una novità visto che nel 2000 nella Gold Coast australiana ha aperto il primo hotel e, a seguire, un'altra apertura avverrà in quel di Macao.
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Il lussuoso complesso, realizzato con Enshaa Group, leader nello sviluppo dei progetti di real estate e nella fornitura di servizi di ospitalità degli Emirati Arabi, in una superficie pari a 37.224 mq comprende 169 residenze private e 215 camere, di cui 65 suites, il tutto arredato sapientemente, nulla è lasciato al caso: c’è una grande attenzione per i dettagli, aree e arredi sono stati progettati sotto la Direzione Artistica di Donatella Versace. Dai soffitti dipinti a mano con decori in oro ai preziosi marmi e mosaici, ovunque si volge lo sguardo, si trovano i motivi classici della Medusa, la Greca e le leggendarie stampe come i tre decori delle stampe ideate per il Palazzo: il Pavone, il Falco e il Cavallo e che dire della stampa Jungle della collezione Versace Wallpaper, edizione speciale, che adorna le pareti. Si prosegue con il ristorante italiano “Vanitas”i il cui stile molto ricorda un classico palazzo all’italiana con ampi soffitti in stucco e con i tradizionali affreschi “Grottesche” alle pareti e che dire della Spa, semplicemente sublime.
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A quanto pare però le cose stanno cambiando, non bisogna essere per forza dei nababbi per visitare la frizzante realtà arabs: oltre a queste strutture dalle mille e una notte si pensa anche a tutti coloro che vorrebbero, ma non possono, avvicinarsi a Dubai. Il governo è al lavoro per renderle infatti la destinazione accessibile anche ai turisti meno facoltosi, offrendo loro strutture più modeste, a tre e quattro stelle che a oggi sono solo una minoranza ma, in vista del grande boom del 2020, in occasione dell’Expo, bisognare prendere le dovute misure per assecondare le tasche dei 20 milioni di visitatori che, a quanto pare, voleranno da queste parti.