Sardinna Antiga, in Sardegna nelle capanne nuragiche

La provincia di Nuoro regala angoli di Sardegna davvero indimenticabili. Il territorio di Siniscola, in particolare, con il suo tratto di costa che comprende le località e relative spiagge omonime di Capo Comino, Santa Lucia e La Caletta, è l’ideale per trascorrere vacanze a contatto con la storia, la cultura e la natura dell’isola. 

 

Queste zone hanno ancora una forte impronta di conservazione, lasciando il modo di passare momenti di relax lontani dai grandi complessi turistici della Sardegna più conosciuta. Ecco allora spuntare piccole capanne in riva al mare in cui gustare piatti tipici di pesce, semplici locali notturni e vari agriturismi in cui provare la cucina sarda. Ancora, tanti camping e ampie pinete a ridosso delle spiagge. La proposta turistica vuole dunque mandare un messaggio chiaro: vivere la terra sarda nella sua più completa veridicità.

 

 

Qui la natura è selvaggia: la spiaggia di Santa Lucia, ad esempio, con il piccolo borgo di pescatori fatto di casette basse e colorate, si adagia in prossimità di una torre aragonese, eretta nella punta della costa e dalla quale si gode un panorama mozzafiato. Si tratta della fascia di sabbia bianchissima protesa verso il mare cristallino, mentre in lontananza si scorge la sagoma del Castello della Fava (Posada). Imperdibili gli stagni circondati da giunchi, abitati da fenicotteri rosa. Santa Lucia è uno di quei luoghi dove si ha l’impressione che il tempo, scandito dai lievi cambiamenti stagionali dovuti al clima mite, si sia fermato.

 

 

A Siniscola, frazione di Santa Lucia, è presente il primo bio villaggio ecosostenibile della Sardegna. Si chiama Sardinna Antiga, un albergo diffuso immerso nella natura incontaminata e caratterizzato dall’originalità del sito e delle sue abitazioni uniche. Quest’ultime chiamate “pinnatu” o “pinnetu” o ancora “pinneta” si rifanno alle antiche capanne nuragiche.

 

La particolarità del villaggio è quella di essere costruito come un agglomerato di antiche capanne dove nessun dettaglio è lasciato al caso. Abitato fino a 50/60 anni fa, è stato ristrutturato rispettando l’ubicazione originale e utilizzando il metodo nuragico. Il tutto  integrando le tecniche artigianali moderne nel rispetto della normativa vigente grazie anche a materiali locali e naturali, gli stessi utilizzati anche dai popoli antichi. Non esistono fogne, sostituite da un impianto di fitodepurazione che evita l’inquinamento. 

 

 

È vietato fumare in ogni luogo all’interno del villaggio, così come l’utilizzo di cellulari, smartphone, tablet e pc negli spazi comuni. Anche all’interno delle abitazioni è gradito l’uso limitato della tecnologia. Il rispetto della natura e della civiltà è davvero uno dei punti di forza dell’albergo diffuso.

 

La prima colazione, molto abbondante e a base di cibi bio, equosolidali e a km 0, è arricchita da proposte vegetariane, vegane e per celiaci. La vacanza è scandita dai ritmi della vita nei nuraghi: ogni giorno vengono forniti acqua di fonte montana in anfore di terracotta, prodotti bio per la cura del corpo dell’azienda locale Herb Sardinia, un emanatore di essenze bio e una lampada al sale.

 

 

La biancheria è realizzata artigianalmente dalle abili tessitrici di Mogoro (Su Trobasciu), trame preziose arricchite da disegni eseguiti sull’impronta di quelli arcaici, usando filati naturali colorati con le erbe. Nel villaggio vige un silenzio irreale, spezzato solo dal canto degli uccelli e dai versi degli animali selvatici. Oltre a godere del mare e della montagna, si può usufruire di un maneggio, la scuola di vela, kite windsurf, sub e il porto, dove si possono affittare imbarcazioni e prendere le motonavi per visitare la costa e le grotte marine.