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Sound art, mostra, Cile, Roma 

L'arte sonora cilena sbarca a Roma

Il Macro presenta la prima mostra di arte sonora cilena in Europa

Fernando Godoy
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Fernando Godoy
Al  Museo d'Arte Contemporanea di Roma è sbarcata la sound art cilena grazie ad un interessante mostra che propone l'esplorazione sonora di paesaggi nell'estremo sudovest del continente americano.  L''esposizione, intitolata, Otros sonidos, otros paisajes presenta per la prima volta in Italia i lavori di cinque sound artists cileni in un percorso curato da Antonio Arévalo, critico e curatore, addetto culturale dell'Ambasciata del Cile in Italia, e di Leandro Pisano, curatore, teorico e ricercatore sonoro indipendente, fondatore di Interferenze New Arts Festival e del progetto di residenza artistica sonora e rurale Liminaria.
 
PERCHE' ANDARE  
 
Il filo conduttore della mostra è l'esplorazione sonora dei paesaggi cileni che vanno dal deserto di Acatama fino alla regione della Patagonia. Le installazioni realizzate dagli artisti, attraverso la prospettiva dell'ascolto, rileggono e ridanno luce a geografie e storie messe ai margini nel contesto globale. Nel percorso espositivo Fernando Godoy ha ad esempio catturato l'impronta acustica del deserto di Atacama come luogo di sospensione tra passato e futuro, mentre Claudia González Godoy ha catturato il rumore del fiume Mapocho, il cui sgocciolio rappresenta il suono dello scorrere del tempo. Si prosegue poi con Sebastian Jatz che ha realizzato un'istallazione sonora costruita secondo i principi dell'arpa eolica, prima di arrivare a Rainer Krause, che ha indagato attraverso il suono della voce la connessione tra l'uomo e il territorio in cui vive. Infine l'opera interattiva di Alejandra Perez Nuñez rappresenta una cartografia sonora della penisola antartica. 

DA NON PERDERE

Ricordiamo che la mostra offre una riflessione sul ruolo sempre più rilevante della sound art all'interno del panorama dell'arte contemporanea ma anche del suono nelle scienze umane e sociali. Attraverso l'arte, il suono emerge come linguaggio e dispositivo autonomo in grado di mettere in discussione paradigmi costituiti, superando un inquadramento puramente musicologico. "Otros sonidos, otros paisajes" rappresenta non solo un momento significativo di incontro culturale, ma anche una stimolante opportunità per riflettere sull'importanza del suono come elemento di forte connessione con gli spazi che attraversiamo e che, grazie alla prospettiva espressa dai cinque artisti coinvolti, fa emergere narrazioni  finora rimaste inascoltate.
 
OTROS SONIDOS, OTROS PAISAJES 
Fino all'11 giugno 2017
Luogo: MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma
Info: 060608
Sito: www.museomacro.org
 
 
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