PERCHE' ANDARE
L'esposizione presenta diversi livelli di lettura a seconda che si voglia approfondire l’argomento storico, quello artistico o quello delle strategie comunicative. I manifesti murali, infatti, assolvevano il compito di veicolare i messaggi politici ed elettorali, meglio di quanto faceva la radio, il cui spazio dedicato alla politica andò quasi fino a scomparire nel biennio ’46-’48, dei giornali che venivano letti da una minoranza e della televisione che iniziò la prima trasmissione di propaganda elettorale solo nel 1960, con ‘Tribuna politica’. Da un punto di vista formale, la DC preferiva un uso più intenso d’immagini rispetto al testo, spesso riassunto in uno slogan di poche parole. D’altro canto, il Fronte Popolare mirava a stimolare più l’aspetto razionale dell’elettorato, con un materiale propagandistico più ricco di parole che d’immagini, utilizzando come simbolo, il volto di Garibaldi su una stella rossa.
DA NON PERDERE
Molto ricca è la sezione dedicata alle elezioni del 1948, dove si assistette a uno scontro tra la Democrazia Cristiana e il Fronte Democratico Popolare per la costituzione del governo del primo parlamento repubblicano e in cui le forze in campo fronteggiavano due visioni opposte del mondo: da un lato De Gasperi, gli Stati Uniti, la Chiesa e il capitalismo, dall’altro Togliatti e Nenni con l’URSS e il comunismo. Accompagna la mostra, una guida con un testo di Linda Barlassina.
ITALIANI, AL VOTO! Manifesti elettorali dal 1945 al 1953
Fino al 1° luglio 2018
Luogo: Prima Scuderia del Castello Sforzesco, Vigevano (PV)
Info: 0381.691636 - auditoriumsandionigi@lafondazione.org