In occasione del trecentesimo anniversario dalla nascita di Giovan Battista Piranesi, il più grande incisore della storia dell’arte italiana, la Biblioteca Braidense dedica al grande artista la rassegna “Piranesi a Milano”. Fino al 14 novembre l'iniziativa presenta al pubblico una straordinaria raccolta di 97 opere tra cataloghi, disegni, incisioni, libri, quadri, oltre a 66 fotografie di documentazione e due video che testimoniano il legame tra Piranesi e la città di Milano, dove l’artista non è mai stato. Ricordiamo che l'artista fu anche architetto, scavatore, restauratore di pezzi antichi e titolare di un’importante bottega d’arte a Roma e proseguì l’attività con i figli Francesco e Pietro, poi esuli a Parigi.
LA BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE
Confluita dal 2015 nel sistema museale della Pinacoteca di Brera, La Biblioteca Nazionale Braidense è tra le maggiori biblioteche pubbliche italiane. La Biblioteca dispone, infatti, di quattro sale di lettura ma è nella Sala Maria Teresa, dedicata all'Imperatrice Maria Teresa d'Asburgo, fondatrice della Biblioteca, che si svolgono esposizioni e manifestazioni culturali. Fra gli arredi interni della Sala segnaliamo la scaffalatura della sala in legno di noce, disegnata dall'architetto Giuseppe Piermarini e i grandi lampadari settecenteschi, in cristallo di Boemia. Ricostruiti con i resti di quelli che illuminavano il salone delle Cariatidi di Palazzo Reale, i lampadari originali sono andati, infatti, distrutti durante la seconda guerra mondiale. La Biblioteca Braidense ha, inoltre, due sedi esterne, dedicate alla consultazione di materiali speciali. La prima è la Mediateca Santa Teresa dedicata al multimediale, mentre la seconda, ospitata presso la Biblioteca del Conservatorio di Milano è l'Ufficio Ricerca Fondi Musicali dove si svolgono i compiti di catalogo nazionale della musica e di informazioni sui materiali musicali.
Biblioteca Braidense, Sala Maria Teresa - ©James OMara
LA MOSTRA
L’esposizione a cura di Pierluigi Panza e Aldo Coletto testimonia l’attenzione che Milano riservò alle incisioni dei Piranesi, come la serie delle “Carceri” e dei “Vasi” dalla Bertarelli in parte già di proprietà dei Trivulzio, documentandone gli inediti processi di acquisizione e la loro fortuna nella stagione neoclassica di Brera. In particolare, tra i cataloghi conservati alla Biblioteca Braidense si segnala l’unica copia al mondo delle “Antichità Romane”, già di proprietà del plenipotenziario Carlo Firmian, alla quale è anteposta la manoscritta “Allocuzione” agli accademici di San Luca.
Giovan Battista Piranesi, Arco Trionfale
In mostra, per la prima volta, alcuni volumi di una collezione completa delle opere di Piranesi del tutto sconosciuta, quella della Biblioteca della Scuola Militare Teulié: proviene dal proprietario della principale fonderia scozzese dell’Ottocento e presenta una incisione della Colonna Trajana lunga circa due metri. Dal Museo teatrale alla Scala alcuni bozzetti che dimostrano l’influenza piranesiana sugli scenografi milanesi e dalla Scala anche due vestiti settecenteschi usati per il “Don Giovanni” simili a quelli indossati dai molti personaggi incisi da Piranesi nelle “Vedute di Roma”.
Giovan Battista Piranesi, Veduta interna Sepolcro Santa Costanza e Michele Pertusi, Don Giovanni
I documenti dell’Archivio di Stato consentono poi sia di ricostruire le provenienze dei cataloghi Piranesi a Brera che di presentare una iniziativa del tutto sconosciuta. Nel 1808 Francesco Piranesi, figlio di Giovan Battista, voleva trasferire la calcografia e l’industria di manifatture avviate in Francia a Milano. Ma l’iniziativa non andò in porto. Completano l’esposizione un disegno inedito, con ritratto di Piranesi, attribuibile al pittore Giorgio Teulié e alcune opere della serie “Icons. Unplegged” dell’artista mianese di fama internazionale Luca Pignatelli, che rielabora stampe di Giovan Battista Piranesi, nonché esperienze cinematografiche e universitarie in corso su Piranesi.
Giorgio Teulié - Ritratto di Giovan Battista Piranesi