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Tripoli: odi et amo

LUOGO DEL GIORNO - Una storia millenaria complicata alle spalle, un presente di scontri e stragi, un futuro incerto: Tripoli, purtroppo, è anche questo

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PERCHE’ SE NE PARLA E’ forte il legame affettivo tra il Ministro Annamaria Cancellieri e Tripoli, la bella ed interessante capitale della Libia. Un ricordo bellissimo, in quanto “legato alle lunghe estati di vacanza, alle estenuanti nuotate in quel mare bellissimo, alle gite a Leptis Magna e Sabratha, alle serate danzanti sulla terrazza dell’Uaddan al ritmo delle canzoni dal vivo di un Peppino di Capri giovanissimo e già famoso”, come si legge in una intervista dell’Airl. Il ministro, infatti, proviene da una famiglia italiana che ha vissuto fino al 1969 proprio lì.

PERCHE’ ANDARCI E’ la capitale e la città più popolosa della Libia, nella sua parte nord-occidentale, al limitare del deserto. La città, fondata nel VII secolo a.C. dai Fenici, è oggi il principale porto marittimo e il più grande centro commerciale e manifatturiero della Libia. Ma è molto importante anche per i suoi numerosi siti archeologici. Inoltre è sede del governo nazionale e dell'Università Al-Fateh.

DA NON PERDERE Tra le attrattive principali, The Arch of Marcus Aurelius, gli Street Murals, Tripoli's Medina ed il Tripoli's Red Castle (Assai al-Hamra). Se avete voglia di scoprire tradizioni e culture, non dimenticate anche il Tripoli's Jamahiriya Museum ed il Fish Market.

PERCHE’ NON ANDARCI Non è un bel periodo per la Libia. E a Tripoli si sono già verificati scontri violenti e sanguinolenti. Attendete.

COSA NON COMPRARE Molti i gadget a sfondo “politico”: da evitare accuratamente.

 

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