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Selinunte: "bellezza" da recuperare

Il bellissimo parco archeologico in provincia di Trapani tornerà visitabile per la prossima estate

Tempio, Selinunte, Trapani, Sicilia
Courtesy of ©Wikipedia
Tempio di Selinunte
PERCHE' SE NE PARLA Fervono i lavori per il parco archeologico di Selinunte, in provincia di Trapani, per sconfiggere i danni provocati dal tempo. Le prime impalcature sono state predisposte nel maggio dell'anno scorso, ma tutto dovrebbe essere pronto tra giugno e luglio prossimi. Per questo "cantiere" è stato previsto un finanziamento complessivo di 2.271.735 euro. Nel sito sorgerà anche "Un teatro per Selinunte" che potrà ospitare 600 posti a sedere, nell'area compresa tra il Tempio E e il Baglio Florio, sede del museo del Parco. 

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PERCHE' ANDARCI Selinunte era una antica città greca fondata nel corso del VII secolo a.C. da coloni Dori. Dalle sue rovine nasce uno dei siti archeologici più affascinanti al mondo: non solo interessantissimo, ma anche "low cost". L'area del parco archeologico occupa un'area di circa 40 ettari: sull'acropoli, sita su una collina che dominava il porto, sono stati rinvenuti i resti di sei templi, alcuni dei quali dedicati ad Apollo, ad Atena e ai Dioscuri, mentre altri tre erano stati eretti sulla collina orientale. Le sculture qui rinvenute si trovano soprattutto nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo, e sarebbe una ulteriore ottima tappa. Eccetto l'opera più famosa, l'Efebo di Selinunte, oggi esposto al Museo Comunale di Castelvetrano.

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DA NON PERDERE Oltre a Selinunte, a 13 km da qui, c'è anche un altro sito molto interessante: a 
Campobello di Mazara si trovano le Cave (o Rocche) di Cusa, caratterizzate da banchi di calcarenite. Balza all'occhio la brusca interruzione dei lavori di estrazione e di lavorazione della pietra a causa della minaccia che incombeva nel 409 a.C. per l'improvviso sopraggiungere dell'esercito cartaginese. Questo abbandono repentino, però, permette di scoprire tutti i passaggi per la costruzione delle colonne. L'ingresso è gratuito per chi ha comprato il biglietto per Selinunte.
PERCHE' NON ANDARCI Bastano dai 3 ai 6 euro per visitare questa piccola meraviglia antica, ma ci sono diversi "ma". Pochi aiuti per il turista, non si vendono guide, neanche bottigliette d'acqua. E non è tenuto perfettamente: la carenza di cestini e la presenza di cespugli di erba sparsi un po' ovunque fanno storcere il naso. Ecco, specifico che non è una ragione valida per non andarci, ma è un vero peccato affiancare tanta bellezza a queste condizioni di disagio e degrado.
 
COSA NON COMPRARE Nulla di caratteristico e di tipico di Selinunte, ma la cultura siciliana offre davvero tanto: dalle trottole alle ceramiche, dai quadretti alle marionette. Oltre alle abbondanti e buonissime cose da mangiare. Ci sono anche i tradizionali carretti siciliani: bellissimi da vedersi in un negozio, un po' meno da tenere in casa.

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