PERCHE’ SE NE PARLA
Tra Tel Aviv e la Striscia di Gaza, sulla costa mediterranea di Israele, si trova Ashdod, città molto antica che subì un leggero declino quando a pochi chilometri da essa venne eretta la bizantina Azoto Paralios, successivamente divenuta città romana con il nome di Ashdod-Yam. Ma mentre di Ashdod (città ancora esistente) si sono ritrovati i resti antichi, del periodo bizantino di Ashdod-Yam sono pervenute solo testimonianze storiche. Almeno fino ad oggi: un team di archeologi ha infatti rinvenuto un mosaico di epoca bizantina, che sarebbe appartenuto ad una chiesa, o forse un monastero, proprio nell’area dove si presumeva sorgesse Azoto Paralios. Questo mosaico, che porta una scritta in greco antico, potrebbe essere il primo di una lunga serie di reperti archeologici che riporteranno alla luce l’antica città. Il mosaico è in stato di ottima conservazione, e si stima che abbia circa 1500 anni.
PERCHE’ ANDARE
Alcuni siti archeologici relativi ad Ashdod-Yam in verità sono già stati dissotterrati. Vi sono infatti scavi risalenti all’età del Bronzo, e all’epoca della dominazione islamica. In particolare, una città fortezza. L’epoca bizantina di Azoto Paralios comincia invece a rivedere oggi la luce, ma è indicata da alcune mappe antiche sotto le dune che circondano i siti sopra nominati. Strati e strati di storia dunque, che rendono questo luogo affascinante e di altissimo interesse culturale.
DA NON PERDERE
La città di Ashdod vanta il Museo della Cultura Filistea, unico al mondo dedicato ai Filistei e alla loro storia. E lungo la spiaggia il sito archeologico di Metzuda concilia relax e cultura.
PERCHE’ NON ANDARE
Israele è ricca di siti archeologici e di testimonianze di numerose epoche e civiltà. Forse quella di Ashdod non è la più interessante, né la più affascinante tra le località storiche come Cesarea, Masada, Beit She’an per citarne alcune.
COSA NON COMPRARE
Ashdod non pullula di souvenir particolari, se non le classiche (banali?) calamite e portachiavi con le icone della città moderna.