PERCHE' SE NE PARLA
Riaperta dalle autorità francesi, dopo circa dieci anni di attesa, la spettacolare "Tomba dei re" di Gerusalemme, nonostante la disputa in corso con gli ebrei ortodossi sui diritti di accesso. Questo sito, dove è stata sepolta la regina Elena di Adiabene, risale a oltre 2000 anni fa. La Francia, che lo gestisce dalla fine del XIX secolo, nel 2009 aveva chiuso l'accesso per consentire il vasto restauro costato 1,1 milioni di dollari. L'accesso alle camere sepolcrali interne sarà vietato, ma il pubblico potrà visitare il cortile e l'ingresso della tomba.
PERCHÉ ANDARCI
A poche centinaia di metri a nord della Città Vecchia, il sito conosciuto come “Le Tombe dei Re” non ospita, come si è soliti credere, i Re della Giudea. Bensì la tomba della Regina Elena di Adiabene in Mesopotamia, che si convertì al Giudaismo attorno al 30 d.C. e si trasferì a Gerusalemme insieme ai suoi figli. Le tombe si trovano dietro una facciata di 28 metri che era coronata da tre piccole piramidi. Le tombe sono disposte intorno a una camera centrale accessibile attraverso un cortile esterno. L’anticamera poi continua discendendo in otto camere sepolcrali.
DA NON PERDERE
A proposito di tombe, come non citare la Basilica del Santo Sepolcro. Il complesso, costruito nel IV sec., sorge sul sito del Golgota dove, secondo il Nuovo Testamento, Gesù fu crocefisso e risorse. Sul lato meridionale dell’altare principale c’è una scala in pietra che porta al Calvario, la sala più decorata dell’intera Chiesa. Secondo la tradizione cristiana, dopo che il corpo di Gesù fu rimosso dalla croce, fu posto sulla Pietra dell’Unzione per prepararlo alla sepoltura. La tomba vera e propria è all’interno di una delle due stanze dell’Edicola del Santo Sepolcro. La seconda stanza, invece, contiene la Pietra dell’Angelo, usata, secondo la tradizione, per sigillare la tomba di Gesù.
PERCHE’ NON ANDARCI
Alla luce dei recenti avvenimenti, la Farnesina raccomanda ai turisti a Gerusalemme di tenere un comportamento prudente, di evitare tutti gli assembramenti e i luoghi interessati dalle proteste.
COSA NON COMPRARE
Gerusalemme è invasa dagli abusivi che vendono articoli dalla qualità bassissima a prezzi neanche tanto modici. Un souvenir in una terra così affascinante merita più attenzione. E anche qualche euro in più.