PERCHE' SE NE PARLA
Sembra risalire al periodo bizantino quell'antico torchio trovato nello scavo di un serbatoio d'acqua, scoperto due settimane fa nel Parco Nazionale Tzippori, nella regione centrale della Galilea. Gli scavi, guidati dall'Autorità per la Natura e per i Parchi di Israele, si sono svolti in un antico serbatoio d'acqua profondo 3,5 metri, con un soffitto che poggia su cinque archi risalenti al periodo romano. "Questa è la prima volta che abbiamo trovato un torchio per vini in un luogo precedentemente utilizzato come riserva d'acqua. Probabilmente i proprietari dei vigneti hanno pensato che fosse una posizione comoda in quanto vicino alle loro vigne", ha detto al servizio stampa Tazpit il Dr. Zvika Zuk, capo archeologo dell'Autorità per la Natura e i Parchi di Israele. Secondo i ricercatori, il serbatoio d'acqua fu adattato a un torchio nel IV secolo d.C.
PERCHE’ ANDARCI
Il Parco Nazionale Tzipori, nota nell’antichità anche come Sepphoris e Diocesarea, si trova nella bassa Galilea, a ovest di Nazareth. Questo comprende molti resti dell'antica Tzipori, tra cui bellissimi mosaici, antiche costruzioni e un sistema idrico. Sono tutte tracce archeologiche di epoche diverse: greca, romana, bizantina, crociata, araba e ottomana. Una delle attrazioni più famose è il mosaico di Monnalisa. Ma qui di mosaici se ne contano oltre sessanta, databili tra il III e il VI sec d.C.
DA NON PERDERE
Da ammirare anche i mosaici dedicati a Dioniso della grande villa di epoca romana (III secolo d.C.), quelli con motivi floreali e immagini di eroi e divinità che adornavano un edificio pubblico del V secolo d.C. (tra cui proprio quella della Monnalisa), nonché quelli della sinagoga risalente al V-VI secolo d.C, con immagini di personaggi della Bibbia, lo zodiaco, il sacrificio davanti al Tempio di Gerusalemme e scritte in ebraico.
Nel parco archeologico di Zippori sono presenti ,inoltre, un teatro romano della capienza di 4.500 posti, in parte ristrutturato, e la fortezza crociata ricostruita nel XVIII secolo, da dove ammirare il bellissimo paesaggio circostante.
PERCHE’ NON ANDARCI
In Israele atti terroristici ai danni di turisti e pellegrini si sono verificati raramente. Ma si raccomanda comunque di tenere alta l’attenzione e di evitare gli assembramenti.
COSA NON COMPRARE
Ceramiche e pietre, oggetti sacri e spezie colorate, prodotti wellness a base dei sali del Mar Morto e libri: trovare un souvenir sbagliato è davvero difficile. Un solo consiglio: quando passate dal centro, se non volete essere assaliti dai venditori ambulanti, quelli che vanno in giro con monili in mano, evitateli.