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Pompei scoperta bar locanda

A Pompei uno snack bar di 2000 anni

Torna alla luce una locanda specializzata in cibi pronti

Pompei
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Pompei
PERCHÉ SE NE PARLA
Pompei continua a sorprendere: l’antica città romana sepolta delle ceneri del Vesuvio ha ancora molte storie da raccontare. In un’area – Regio V - dove sono attualmente in corso degli scavi, è tornato alla luce un Thermopolium, una sorta di snack bar, o, per meglio dire, un fast food dell’epoca. Si trattava infatti di un tipo di locanda in cui i cibi erano già pronti, un luogo di ristoro dove si poteva consumare un pasto veloce, informale. Una tavola calda economica, che si sviluppava principalmente attorno al bancone marmoreo sotto il quale erano conservate delle anfore con i cibi e le bevande, il cui contenuto si poteva vedere grazie ai grandi fori del ripiano. 
 
PERCHÉ ANDARE
Pompei era una città con molti abitanti (circa 20.000) ed erano numerosi coloro che si recavano in queste locande economiche per bere e mangiare: fino ad oggi ne sono stati ritrovati un’ottantina. Nel Thermopolium appena riportato alla luce è ben visibile il bancone, l’insegna, e persino una decorazione pittorica sulle pareti. Quello di Pompei è un sito archeologico unico al mondo. Sono pochi i luoghi dove la storia si è pietrificata (letteralmente) in un modo così vivido, immediato, tangibile. Non si può non visitarla almeno una volta nella vita.
 
DA NON PERDERE
Le vie cittadine, le case, le ville affrescate, le locande, le terme: a Pompei si può visitare una vera città antica. Ma senza dubbio gli elementi di maggiore interesse sono i calchi delle persone e degli animali che la cenere del Vesuvio ha ‘pietrificato’ mentre cercavano di fuggire dall’eruzione. Alcuni di questi calchi sono visibili all’interno di teche di vetro che si incontrano durante il percorso di visita, e sono senza dubbio l’elemento che suscita maggiore curiosità.
 
PERCHE’ NON ANDARE
In alcune stagioni dell’anno, ovvero la primavera e l’inizio dell’estate, la ressa per entrare a Pompei può essere davvero scoraggiante. Le comitive di turisti abbondano, così come le scolaresche e vari gruppi organizzati. Il sito è grande, e una volta all’interno la folla si dirada, ma non immaginatevi un percorso di visita tranquillo in questo periodo dell’anno. 
 
COSA NON COMPRARE
Lo abbiamo scritto più volte: sono davvero di cattivo gusto i souvenir a tema erotico (che si rifanno ad alcuni affreschi all’interno del sito) che i venditori ambulanti propongono fuori dal sito archeologico. 

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