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Spiritu de' Fascitrari, il miele siciliano che si beve

Dall'apicoltura iblea nasce un distillato che racchiude tutti i profumi ed i sapori delle arnie

prodotto naturale di origine animale, alveare
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Alveare con miele
I sapori e i profumi del miele ibleo si possono bere sorseggiando l'antico distillato siciliano "Spiritu de' Fascitrari" ricavato dall'acqua di scarto della lavorazione della cera a seguito della torchiatura dei favi, la millenaria tecnica di raccolta del miele adottata dagli apicoltori locali.

LA TRADIZIONE
La tradizione apistica iblea vanta origini millenarie ed affonda le proprie radici all'epoca in cui la Sicilia orintale era una colonia greca. Sono, dunque, circa 2.000 anni che in questa zona dell'isola, ed in particolare a Sortino, in provincia di Siracusa, gli apicoltori hanno sviluppato una tecnica di apicoltura estremamente all'avanguardia che consentiva la raccolta del miele attraverso la torchiatura dei "fascetri", i favi locali, senza praticare l'apicidio per annegamento o asfissia, nel pieno rispetto della natura e del prodotto finale, la cui qualità rimaneva intatta. Le origini dello Spiritu de' Fascitrari sono altrettanto antiche. Questo distillato di miele e cera d'api è il frutto dell'ingegno degli apicoltori iblei che scoprirono come l'acqua riveniente dalla lavorazione della cera, fermentasse a determinate temperature e, una volta distillata donasse una bevanda che sprigionava tutti i sapori ed i profumi delle arnie. 

LA DENOMINAZIONE
Lo Spiritu de' Frascitrari è un distillato unico che prende il nome da coloro che lo inventorono. In dialetto siciliano, infatti, il suo nome significa "Spirito dei Mielai" in onore degli apicoltori (i "fascitrari" appunto) che lo distillano.

LE CARATTERISTICHE
Si tratta di un distillato di miele e cera d'api con l'aggiunta di un decotto di miele ed aromi. Si distingue per il suo intenso colore ambrato che si accompagna ad una dolcezza morbida e mai stucchevole che sprigiona piacevoli note di caramello, crema e vaniglia.

LA PRODUZIONE
Non sono rimasti in molti, ormai, a produrre questa bevanda antica. Con l'avvento delle nuove tecniche di apicoltura, che spesso hanno determinato l'abbandono dei fascetri in favore di altri tipi di favi che consentono, ad esempio, di effettuare più facilmente i trattamenti antivarroa, anche la produzione di questo distillato ha subito una consistente flessione. Gli ultimi "fascitrari" che ancora custodiscono gelosamente l'antica ricetta per la distillazione del miele continuano, però, strenuamente a perpetuarne la tradizione applicando le nuove tecniche a disposizione nel rispetto dell'antica essenza del prodotto.

LA CULTURA
Secondo la mitologia greca, l'apicoltura avrebbe origini quasi divine. Il mito narra, infatti, di come Aristeo, figlio di Apollo, venerato per aver insegnato agli uomini ad allevare le api ed il bestiame, una volta esiliato nelle colonie avesse trasmesso i suoi saperi anche alle popolazioni locali che appresero da lui le tecniche di apicoltura e pastorizia. In Sicilia il suo culto era particolarmente sentito, tanto che nel tempio di Bacco, a Siracusa, venne eretta una statua in suo onore. Non a caso, oggi, la zona di Siracusa è particolarmente vocata alla tradizione apistica della quale si possono apprendere storia, tecniche e segreti presso la Casa Museo dell'Apicoltura Tradizionale (La Casa do' Fascitraru) a Sortino.

IN CUCINA
Il distillato di miele dei "fascitrari" iblei è un trionfo di profumi e di dolcezza che conquista il palato. E' delizioso sorseggiarlo da solo, magari a fine a pasto, o per arricchire deliziosi cocktail dai profumi irresistibili. 

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La ricetta: Spiritu de' Fascitrari. Le antiche tecniche di produzione del distillato sono strettamente legate a quelle di raccolta del miele in Sicilia che avveniva per torchiatura dei favi. I favi si presentavano notevolmente impregnati di miele, polline e propoli che, una volta disciolti nell'acqua bollente per produrre i pani di cera, la trasformavano in un composto che per quantita di zuccheri era assimilabile ad un mosto e che, portato alle giuste temperature, cominciava a fermentare. Una volta distillata, l'acqua donava una bevanda ricca di sapori e di profumi che veniva resa ancor più gradevole con l'aggiunta di un decotto di miele ed aromi siciliani dalla ricetta segreta che ogni famiglia custodiva gelosamente.

IL TERRITORIO
Adagiata sui Monti Iblei in prossimità del fiume Anapo, Sortino è una cittadina della provincia di Siracusa dalle suggestioni barocche. E' particolarmente rinomata per la produzione di miele, ma la sua posizione strategica la rende un ottimo punto di partenza per l'esplorazione di una zona ricca di siti di grande fascino come la vicina Necropoli di Pantalica e le rovine della Sortino Diruta, l'antica città distrutta dal terremoto del 1693.

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