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Sicilia: la mandorla d'Avola dall'ovale perfetto

Decantata da Sciascia vanta una tradizione secolare. Base della ricetta dolce "Biancomangiare"

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Courtesy of ©SKopp/Wikipedia Creative Commons CC BY SA 3.0
Biancomangiare con mandorle intere
Autentica regina della pasticceria siciliana, la mandorla di Avola è un tesoro prezioso del magnifco litorale che unisce la provincia di Siracusa a quella di Ragusa. Decantata da Sciascia per il suo "ovale perfetto", contribuisce, assieme al prelibato vino Nero d'Avola, a rendere la località di cui porta il nome famosa ed apprezzata in tutto il mondo.

LA TRADIZIONE
E' oltre un secolo che la mandorla di Avola, considerata una delle più buone d'Italia, è protagonista della tradizione gastronomica della bella località del litorale siracusano, oltre ad essere conosciuta ed apprezzata anche ben al di fuori dei confini siciliani. Notizie sulla sua produzione possono essere rinvenute già negli scritti ottocenteschi del botanico Giuseppe Bianca e, più recentemente, in quelli di Francesco Monastra, mentre le prime testimonianze più significative riguardanti la sua lavorazione, la sua commercializzazione e la sua esportazione nel mondo risalgono soprattutto agli inizi del secolo scorso e sono principalmente legate all'attività della fabbrica Marzipan del Cavaliere D'Agata & Figli, attiva fino alla fine degli anni '60.

LA DENOMINAZIONE
In attesa di ricevere l'attribuzione del marchio IGP, la mandorla di Avola, la cui denominazione comprende le tre diverse cultivar note con i nomi di Pizzuta, Fascionello e Romana, è attualmente inserita nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della regione Sicilia.

LE CARATTERISTICHE
Le tre varietà che si possono fregiare di tale denominazione presentano alcune peculiarità che le differenziano l'una dall'altra. Se la Pizzuta si caratterizza per il guscio duro e liscio con i pori molto piccoli, il seme di forma piatta ed il colore rosso cuoio, la Fascionello è più rustica e meno raffinata. La prima viene considerata la mandorla per eccellenza nell'ambito della confetteria e della pasticceria, ma anche la seconda risulta comunque molto apprezzata in entrambi i settori. La Romana, infine, è caratterizzata da un seme triangolare dall'elevata gemellarità e trova impiego soprattutto nella pasticceria.

LA PRODUZIONE
Tutte e tre le varietà sono cultivar dalla fioritura precoce che avviene, di fatto, in pieno inverno. Affinchè possano fiorire durante il periodo più rigido dell'anno, queste piante richiedono il clima mite di territori come la marina e la bassa collina, dove le gelate tardive sono molto rare. E' proprio per questo che la produzione di Mandorla d'Avola è concentrata esclusivamente lungo il litorale delle province di Siracusa e Ragusa, le più soleggiate d'Italia.

LA CULTURA
La mandorla è un vero e proprio frutto leggendario. Nella tradizione popolare le sue origini sono da collocare nientemeno che nella mitologia greca, ma anche nelle Sacre Scritture si possono facilmente rinvenire riferimenti alla pianta. E se diversi autori latini nei loro scritti si sono soffermati e decantarne la bellezza e le proprietà terapeutiche attribuendo, in alcuni casi, all'albero e ai suoi fiori anche poetici significati simbolici, nella letteratura di epoca medievale ne sono stati ampiamente documentati gli usi ed il già notevole livello di diffusione in diverse parti d'Europa.

IN CUCINA
La mandorla è uno degli ingredienti più rappresentativi della tradizione gastronomica siciliana. Non è un caso, dunque, che esistano numerose ricette di cui è letteralmente protagonista. Innanzitutto quella dei confetti, ma anche quelle degli ottimi torroni, della cubaita, del celebre marzapane, della frutta martorana, di rinfrescanti granite e del latte di mandorla. Tra le più semplici da preparare si distingue quella del budino di mandorla, comunemente chiamato Biancomangiare.

La ricetta: Biancomangiare. Ingredienti: 500 millilitri di latte di mandorla, 100 grammi di zucchero, scorza di limone grattugiata, 50 grammi di amido di mais, un cucchiano di cannella, mandorle in scaglie. Sistemate l'amido setacciato, lo zucchero, la cannella e la scorza di limone in un pentolino, poi, mescolando di continuo, cominciate ad incorporare il latte di mandorla a filo, ed amalgamete il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e privo di grumi. Portate il tutto ad ebollizione e lasciate cuocere a fuoco medio-basso, sin quando il composto non si sarà addensato e presenterà una consistenza cremosa e vellutata. Versate il budino negli appositi stampi ben imburrati, o in un unico stampo più grande, poi, quando sarà diventato tiepido, fatelo compattare in frigorifero per almeno tre ore. Prima di servire in tavola, sformate il dolce e decorate con le scaglie di mandorla.

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IL TERRITORIO
Adagiata lungo la via Elorina, uno dei percorsi greci più antichi della Sicilia, Avola si trova a sud di Siracusa, incorniciata dalle limpide acque del Mar Ionio e sferzata dalle brezze che spirano dai colli Iblei. Il suo centro storico dalla pianta esagonale, di cui la piazza Umberto I e le “strade” barocche che da essa si dipanano sono il cuore pulsante, è il punto di partenza ideale anche per esplorare le bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali dei dintorni, come le riserve naturali di Cava Grande, del Cassibile e di Vendicari, la zona di Avola Antica e l'Eremo che la domina, la Villa Romana e il Dolmen, e il Museo Palmento e Frantoio Midolo.

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