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Sicilia: a Termini Imerese non è Carnevale senza Maccarruna

Nella cittadina siciliana il primo piatto del Martedì Grasso è una pasta fatta in casa che si serve da sempre in un contenitore di legno condita con sugo di carne di maiale

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Courtesy of ©Facebook.com/TerminiDamuri
I Maccarruna 'nta maidda
Il Martedì Grasso segna il culmine nonchè la fine del Carnevale e, come suggerisce il suo stesso appellativo, è il giorno in cui più di ogni altro si consumano pietanze abbondanti e sostanziose come vuole la tradizione. A Termini Imerese, in provincia di Palermo, l'intero pasto dell'ultimo giorno di Carnevale è particolarmente sontuoso e comincia con il primo piatto tipico della festa: i Maccarruna cu sucu 'nta maidda, una deliziosa pasta fatta in casa con pazienza e manualità, condita con un ricco sugo a base di pomodoro e carne di maiale.

LA TRADIZIONE

Il legame tra la storia di Termini Imerese e il grano è antico e profondo, tanto che, secondo alcune ricostruzioni storiche, già all'epoca dei romani il cereale veniva abitualmente trasportato dal porto cittadino alle zone centrali della Sicilia, e proprio in questa'area dell'isola compresa tra Termini Imerese e l'attuale Trabia potrebbero aver visto la luce i primi tipi di pasta. Non è un caso, dunque, che proprio da queste parti la tradizione legata alla preparazione dei Maccarruna cu sucu 'nta Maidda in occasione del Carnevale sia ancora oggi particolarmente sentita. Il succulento primo piatto del Martedì Grasso è, infatti, un trionfo di gusto e di folklore perchè ogni fase della sua preparazione, da quella della pasta, ottenuta ancora con metodi manuali, a quella del sugo, ricco di ingredienti rustici e genuini, sono rimaste invariate nel corso del tempo, così come il rituale del suo consumo che consiste nel servire la portata nel tradizionale contenitore chiamato maidda e nel riunirsi attorno ad esso per mangiarla.

LA DENOMINAZIONE

Come è facile intuire i Maccarruna cu sucu 'nta a maidda prendono il loro nome proprio dalla vasca di legno dove veniva preparato l'impasto e all'interno della quale, secondo la tradizione contadina, vengono da sempre serviti in tavola.

LE CARATTERISTICHE

Il primo piatto tipico del Carnevale Termitano e del Martedì Grasso in particolare è tanto semplice quanto sostanzioso, come da usanza tipica della festa e del suo ultimo giorno in special modo. Si tratta di un particolare formato di pasta fatto in casa ed ottenuto con tecniche manuali arrotolando l'impasto attorno a piccole cannucce secche chiamate "busi" e lasciando, poi, i maccarruna "a sciariari" (ad asciugare lentamente) per tutta la notte appesi a delle canne. La tipica pasta locale viene, poi, servita condita con un ricco ragù di carne di maiale, spesso comprensivo di cotenna abbrustolita.

LA PRODUZIONE

Se nelle famiglie contadine e in quelle più povere per la preparazione dei maccarruna si faceva, un tempo, ricorso ai soli "busi", generalmente ottenuti da canne di ampelodesmo, in quelle benestanti, invece, era diffuso uno strumento in metallo chiamato "arbitrio" che meccanizzava il processo di preparazione permettendo di ottenere più pasta in meno tempo.

LA CULTURA

Per mantenere vivo il legame della città con questa ricetta antica e squisita, da qulache anno a Termini Imerese viene organizzata una sagra dedicata al primo piatto del Carnevale per eccellenza, durante la quale è possibile scoprire ed assaggiare i tradizionali Maccarruna 'nta maidda e lasciarsi coinvolgere dal folklore e dalla vivacità del Carnevale Termitano.

IN CUCINA

La preparazione della pasta termitana del Martedì Grasso richiede tempo e manualità. Ma la delizia che si ottiene una volta preparati i maccarruna e conditi con il succulento sugo a base di carne di maiale (aggiungendo magari delle cotenne appena abbrustolite per eliminare la peluria), ripaga ampiamente ogni fatica.

La ricetta: Maccarruna cu sucu 'nta maidda. Ingredienti: per la pasta: farina di semola di grano duro, acqua, sale. Per il sugo: salsa di pomodoro, concentrato di pomodoro, carne di maiale (salsicce ed eventualmente cotenne e/o puntine), odori (carote, cipolle, sedano, aglio), alloro, chiodi di garofano, olio extravergina di oliva, vino rosso, sale, peperoncino (facoltativo). Sistemate la farina di semola a fontana in una ciotola o su una spianatoia, aggiungete al centro dell'acqua salata, e lavorate gli ingredienti con le mani fino ad ottenere un impasto compatto ed omogeneo che farete riposare avvolto nella pellicola per circa mezz'ora, al termine della quale comincerete a modellare i maccarruna prelevando piccoli pezzetti di impasto, stendendoli ed arrotolandoli attorno ad una bacchetta di legno. Lasciate asciugare la pasta per una notte all'aria. Dedicatevi, quindi, al sugo preparando un battuto di cipolla, sedano e carote e facendolo soffriggere in olio extravergine di oliva assieme a spicchi d'aglio interi, un paio di foglie di alloro e chiodi di garofano. Aggiungete, quindi, la carne di maiale ed, eventualmente, le cotenne precedentemente abbrustolite. Sfumate con del vino rosso, poi aggiungete la passata di pomodoro ed il concentrato disciolto in acqua calda. Correggete di sale ed, eventualmente, di peperoncino, aggiungete un pizzico di zucchero per stemperare l'acidità e fate bollire per almeno un'ora allungando di tanto in tanto, se necessario, con dell'acqua. Quando la carne risulterà ben cotta ed il sugo denso e ben ristretto, spegnete il fuoco e rimuovete gli spicchi d'aglio, le foglie di alloro e i chiodi di garofano. Nel frattempo cuocete la pasta e, una volta pronta, servitela in tavola condita con il sugo di maiale.

IL TERRITORIO

Rica di storia e di tesori artistici Termini Imerese è una cittadina della provincia di Palermo che conquista con la ricchezza del suo folklore e del suo patrimonio archeologico, artistico ed architettonico. Da non perdere una visita dell'anfiteatro e della curia romana, risalenti al I secolo d.C., il quattrocentesco ciclo di affreschi di Santa Caterina d'Alessandria, con le sue didascalie in volgare siciliano che rappresenta un inestimabile esempio di testo letterario non cartaceo del patrimonio linguistico italiano, il Duomo, la camera picta del Municipio, l'imponente scalinata di via Roma sormontata dalla Torre medievale, la chiesa di San Giacomo, il più antico presepe in marmo di tutta la Sicilia, nonchè, naturalemte, le Terme.

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