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Marche, tutto il profumo dell'anice verde di Castignano

In provincia di Ascoli Piceno l'anice sviluppa sapori ed aromi unici, perfetti per la ricetta degli Anicetti

anice semi
©Savany/iStock
Anice
Profumato e saporito, l'anice verde di Castignano ed Offida, in provincia di Ascoli Piceno, vanta una storia di quasi due secoli e caratteristiche di eccellenza che lo rendono differente da ogni alta varietà e ne fanno un ingrediente ideale per produrre ottimi liquori e deliziosi biscotti come i tradizionali anicetti.

LA TRADIZIONE
La coltivazione dell'anice verde nella provincia di Ascoli Piceno vanta quasi due secoli di storia. Era infatti la prima metà del XIX secolo quando le colture cominciarono a punteggiare la zona e con esse le fabbriche di liquori che preparavano bevande alcoliche aromatizzate con i profumati semi locali. Oggi la produzione dell'anice nel Piceno non ha più la stessa diffusione di un tempo. Oggi come allora, però, la coltivazione si concentra prevalentemente nella zona di Castignano ed Offida sulle cui colline la pianta trova le condizioni pedoclimatiche ideali per sviluppare profumi e sapori più decisi rispetto a quelli di altre altre varietà. La produzione, nel corso del tempo, si è notevolmente ridotta rispetto a quella di qualche decennio fa, ma la qualità di questo anice è rimasta invariata.

LA DENOMINAZIONE
A tutela e riconoscimento di questo prodotto, della sua tradizione e delle sue caratteristiche di eccellenza, la Fondazione Slow Food che lo ha inserito nella sua Arca del Gusto per preservarne la memoria e promuoverne la conoscenza.

LE CARATTERISTICHE
L'ecotipo di Castignano si distingue da tutti gli altri per la ricchezza di profumi e di sapori che sviluppa grazie al clima delicatamente ventilato, all'esposizione soleggiata delle coltivazioni e ai terreni di questa zona del Piceno, fertili, ben drenati e particolarmente ricchi di anetolo.

LA PRODUZIONE
Un tempo a Castigano ed Offida le colture di anice donavano anche fino a 80 quintali di prodotto l'anno. Oggi il raccolto si attesta sui 50 chilogrammi annui. Se questa coltura sopravvive è grazie all'impegno di una manciata di agricoltori che nella prima decade di marzo provvedono alla semina e, a cavallo tra agosto e settembre, a seconda della zona e dell'andamento della stagione, quando la maturazione dei semi non è ancora completa e le ombrelle cominciano appena ad assumere un colore grigio verdastro, si occupano manualmente del raccolto recidendo i gambi delle piantine alla base ed esponendole al sole, in modo che completino la maturazione e facciano fuoriuscire i semi.

LA CULTURA
A partire dalla seconda metà del XIX secolo Castignano ed Offida fornivano anice di qualità a diversi produttori di liquori locali. Proprio a quel periodo risale, infatti, la nascita di liquorifici come quelli dell'Anisetta Meletti, ad Ascoli Piceno, dell'Anisina Olivieri, a Porto San Giorgio, e del Mistrà Varnelli, nell'Alto Maceratese.

IN CUCINA
Apprezzato per il suo sapore ed il suo profumo inconfondibile, l'anice verde è diffuso in tutta l'area mediterranea dove viene impiegato soprattutto per la produzione di liquori, dalla sambuca all'ouzo greco, sino al raki turco, al pernod francese, all'arak mediorientale ed allo chinchon spagnolo. In alcune zone del nord Europa viene utilizzato anche come spezia per insaporire pane, dolci e piatti a base di carne, pesce e formaggio. Nel nostro Paese questi semi profumati sono un prezioso ingrediente per la preparazione di numerosi prodotti tipici come liquori e prodotti da forno, tra cui deliziosi biscotti, come gli anicetti marchigiani, e i taralli.

La ricetta. Anicetti: Ingredienti: 500 grammi di farina, 500 grammi di zucchero, 250 grammi di olio d'oliva, 8 uova, 80 grammi di semi di anice, scorza grattugiata di 1 limone e 1 bicchiere di latte. Impastate gli ingredienti mescolandoli tutti insieme, partendo dalle uova, zucchero, farina, olio d'oliva, latte scorza di limone e latte. Ricavatene una forma tipo pagnotta di pane e cuocetela in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Tagliate, quindi, i biscotti come fette piuttosto larghe e ripassatele nuovamente 10 minuti in forno per farle asciugare. (spesamarche.blogspot.it)

IL TERRITORIO
Con il suo territorio che dagli Appennini digrada fino al mare in un trionfo di montagne, come i Monti Sibillini, al confine con l'Umbria, e colline, come quelle che sul versante orientale raggiungono la costa, quella di Ascoli Piceno è la provincia più meridionale delle Marche. Questo alternarsi di morbidi rilievi, regala un trionfo di sfumature sempre differenti conferite dai frutteti e dalle coltivazioni che digradano fino al mare regalando scenari sempre differenti.

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