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Cous cous a vista nel cuore di Roma

Cous cous a vista nel cuore di Roma

E' sempre più di moda negli aperitivi offerti dai locali. Ma non tutti i cous cous sono uguali. Provare per credere. L'indirizzo è il primo Cous cous bar di Roma, in un elegante palazzetto del Seicento a pochi metri da piazza Navona.

Cous cous
©Cous Cous Fest
E’ sempre più di moda negli aperitivi offerti dai locali. Ma non tutti i cous cous sono uguali. Provare per credere. L’indirizzo è il primo Cous cous bar di Roma, in un elegante palazzetto del Seicento a pochi metri da piazza Navona.

Sfizioso, leggero e completo”. Tre modi per dire cous cous secondo Tiziano Pasquali, il giovane Chef del ristorante Trattoria grazie al quale il locale capitolino apre un nuovo corso, dopo i cinque anni dall’inaugurazione. A pochi metri da piazza Navona, vicino al Senato e all’interno di un elegante palazzetto del Seicento, il giovane chef romano si ritiene giustamente orgoglioso di aver realizzato la sua idea: dare vita al primo Cous cous bar di Roma in cui l’ingrediente principe – il cous cous appunto – sia presentato con tutto il rispetto (e la qualità) che merita, in un momento in cui – confessa Tiziano – tutti i locali che offrono l’aperitivo ormai propongono cous cous, ma quello “da cinque minuti e via”, per intenderci.

La filosofia sposata dallo chef per l’innovativa formula che intende differenziare nettamente la pausa pranzo o l’ora dell’aperitivo, prevede una cucinazione molto lenta del cous cous che rispetti i tempi di preparazione “originali” di un piatto che ha i suoi dettami nella tradizione mediterranea. Maggiore qualità, insomma, anche per i pasti solitamente più veloci, come quelli di una pausa-pranzo, ma senza lievitazioni nel listino dei prezzi. Fanno compagnia al cous cous in diverse varianti (al tonno, ai frutti di mare, alle verdure o nella versione tabulé), “arancine” al ragù o in bianco con prosciutto e mozzarella, caponata, gli anelletti al forno, il panino con la panella, le melanzane alla parmigiana, lo sfincione (trancio di pizza). Il tutto in monoporzioni a partire dai due euro al pezzo, compresi i mini cannoli siciliani o la minicassata, dolci preparati da un bravissimo pasticcere francese. 

Quanto al menu del ristorante vero e proprio (per le cene o i pranzi seduti ai tavoli del piano superiore che vanta una cucina a vista di tutto rispetto), la scelta non si allontana dal leitmotiv di fondo: completezza nella semplicità dei piatti e degli ingredienti dove il cous cous compare nuovamente come delicato “aggregante” – citando Tiziano – per qualsiasi pietanza. Ingredienti al primo posto, dunque, come nel risotto alle triglie, capperi di Pantelleria e alloro che spicca tra i primi piatti, insieme ad altre specialità come i maltagliati con il ragù di coniglio, le arance di Sicilia ed il timo, ad esempio e l’immancabile cous cous, nella variante con i frutti di mare e gli “sparaceddi”.

La sperimentazione gastronomica di uno chef come Tiziano Pasquali, abituato all’estero e alla collaborazione con famosi chef stellati, sfocia in una presentazione dei piatti ricercata in cui ciascun componente sia ben visibile, quasi distaccato l’uno dall’altro. Come nei secondi di carne, dove un filetto di manzo con la salsa di liquirizia è accostato a finocchi baby, o la guancia di vitella in casseruola mantiene le distanze da uno sfiziosissimo purè di patate allo zafferano. E ancora, nel menu, c’è spazio per rifiniti secondi di pesce e frittate, con una ulteriore clausula: tutti rigorosamente senza aglio, né cipolla, né soffritti. E il gusto ne guadagna. Parola di chef.

Nella foto: la materia prima del cous-cous, la semola. Courtesy of ©Cous Cous Fest

Ristorante Trattoria
via del Pozzo delle Cornacchie, 25
00186 Roma
tel. 06/68301427
www.ristorantetrattoria.it
Aperitivo-pausa pranzo al Cous cous bar
dal lunedì al sabato dalle 12.30 alle 15

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