Keanu Reeves è John Wick, di nuovo. Nel sequel del film del 2014, torna il lo spietato sicario newyorkese, che qui vediamo passeggiare sul Ponte di Brooklyn con il suo fedele compagno a quattro zampe.
Da un ponte all'altro, ecco una immagine emblematica di Laurence Fishburne, il popolare Morpheus della saga di Matrix eccezionalmente di nuovo insieme al suo 'Neo'. Il suo è un altro personaggio molto particolare, a capo di un Regno quasi invisibile che guida dal suo quartier generale sotto il Ponte di Manhattan, che si intuisce alle sue spalle
Ma per quanto i nostri eroi siano tutti newyorkesi, molte delle riprese del film si sono svolte in quel di Montreal. E, ovviamente, nella nostra Capitale, a Roma. Dove vediamo accadere alcuni degli incontri più interessanti (come quello sulla terrazza del Palazzo delle Generali a Piazza Venezia, di fronte al Vittoriano) e dove si sviluppa la vera e propria vicenda, scatenata da Riccardo Scamarcio, nei panni di un ambizioso camorrista.
Ian McShane, il Gran Burattinaio del Continental, colui che detta le regole di una organizzazione criminale su scala internazionale. E che vediamo confrontarsi con Reeves su una delle terrazze del complesso del Rockfeller Center, sulla 5th Avenue newyorkese, di fronte alla Chiesa di San Patrizio.
Nei vicoli di Roma tutto può accadere e ogni cosa si nasconde. Persino la rete di sicari e di risorse speciali (dalle armerie ai sarti 'antiproiettile', fino ad insospettabili antiquari) che scopriamo seguendo Keanu Reeves, a spasso tra le fontane del Bernini.
Dal Centro, ci spostiamo verso le vestigia immortali sparse per i sette colli… È alle Terme di Caracalla, infatti che si svolge la sequenza più lunga e più cruenta del film, durante una serata musicale, ricca di folla e colori, nella quale domina Claudia Gerini.
Anche note come Antoniniane (dal nome completo dell'imperatore Caracalla, della dinastia dei Severi), è nei sotterranei delle Terme che John Wick miete il grosso delle sue vittime. Per un computo complessivo di morti pari a 128, contro i 77 del primo capitolo). Una assoluta finzione scenica che cozza con lo splendore e la maestosità di queste rovine, ancora ampiamente visitabili e spesso utilizzate per eventi cittadini.
In una delle scene finali, John torna a New York, per un nuovo decisivo incontro e per un redde rationem che sembrerebbe preludere a un ulteriore sequel. Da brividi la scena che si svolge in pieno Central Park con il solito Ian McShane.