È il nuovo film di Christopher Nolan, il terzo (dopo Following e Inception) nel quale è anche sceneggiatore. Al centro "un momento essenziale nella storia della Seconda Guerra Mondiale", come lo definisce lui stesso: l'evacuazione di Dunkerque, anche nota come L'Operazione Dynamo o il Miracolo di Dunkerque, che ebbe luogo dal 27 maggio al 4 giugno 1940.
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Su una delle imbarcazioni che realizzarono il miracle of the little ships ("miracolo delle piccole barche", per l'impiego di 42 cacciatorpediniere, ma anche navi da pesca, da diporto e addirittura scialuppe di salvataggio) vediamo il regista e attore nordirlandese, nei panni del Comandante Bolton. Solo una delle stelle di un kolossal nel quale vedremo in azione anche Tom Hardy, Mark Rylance, Cillian Murphy e Harry Stiles, degli One Direction.
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Riprese colossali, come detto altrove, che cominciarono il 23 maggio 2016 negli stessi luoghi in cui avvenne la vera evacuazione (con il titolo di lavorazione "Bodega Bay"). Ma il 20 maggio circa 200 persone sbarcarono sulla costa di IJsselmeer, nella provincia del Flevoland, nel porto olandese di Urk che vediamo nella foto in cui si intuiscono il faro e il vecchio Cantiere navale.
È lui uno dei protagonisti meno noti e più attesi, qui in una delle scene girate nelle location inglesi che ospitarono le riprese dall'altra parte de La Manica. In primis quelle del Dorset, come Swanage (scelta per il porto e per la ferrovia) e di Weymouth, e dell'Hampshire, nei cui cieli si sono svolte le sequenze aeree, sopra il Daedalus Airfield, aeroporto di Lee on the Solent, a un passo da Portsmouth.
Geograficamente distante, impossibile prescindere dalla Casa del Cinema statunitense. Soprattutto quando può offrire ambientazioni come quelle di Rancho Palos Verdes. Qui - nei pressi del cosiddetto Point Vicente Interpretive Center, e relativo faro - si sono girate le esplosioni di molte delle sequenze belliche.
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Ma dietro a tutto questo c'è lui, e non poteva essere altrimenti. Uno dei registi contemporanei più amati ed eccezionali, che per questo film ha voluto rinunciare al CGI e usare diversi punti di vista (non a caso lo definisce il suo film "più sperimentale")… Ma sempre fedeli alla verità storica, che lo spinse a girare nelle vere location dell'Operazione Dynamo come la Plage de Malo-les-Bains e La dune Dewulf o la Reserve Naturelle Dune Dewulf di Leffrinckoucke.
Un must per il regista di Westminster, che - come letto tra le curiosità legate al film - scelse di usare veri cacciatorpediniere per le sequenze di battaglia navale.
Quello di Dunkirk fu un "Miracolo", ma non senza vittime purtroppo. Ed è per ricordare i tanti che non riuscirono a essere tanto fortunati da parteciparvi che abbiamo scelto l'immagine del cimitero militare di Mont Noir, a Saint-Jans-Cappel, una cinquantina di chilometri nell'entroterra (dove in realtà riposano molti caduti della Grande Guerra).
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Nel 1958 un altro film raccontò la stessa storia. Diretto da Leslie Norman e con John Mills e Richard Attenborough, il film scelse cornici quasi esclusivamente inglesi - dall'iconico Dover, nel Kent, al canale di Plymouth - optando per le Camber Sands dell'East Sussex per le scene principali.
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