Nel 1956 un inventore di nome Antonio Pirrello ideò delle calzature molto speciali: avevano le ruote, ed erano collegate ad un propulsore a gas che si indossava come uno zaino. Pirrello inventò i ‘jet skate’, pattini motorizzati che potevano aiutare le persone a percorrere lunghi tragitti senza ricorrere a veicoli. La sua invenzione, come è facile immaginare, non ebbe grande successo, ma si va ad aggiungere alla lunga e variegata storia dei pattini a rotelle, ai quali la città di Lincoln, in Nebraska, ha dedicato un luogo speciale. Il National Museum of Roller Skating è un’istituzione che ripercorre la storia dei pattini a rotelle, e offre un curioso spaccato sul mondo del pattinaggio inteso come hobby e come sport.
Sono tantissime infatti le declinazioni del pattinaggio. Numerose le discipline sportive (pattinaggio artistico, roller derby, hockey, gare di specialità sui pattini in linea) e tantissime le persone che amano i pattini semplicemente come strumento di svago, di divertimento, e, perché no, come mezzo di trasporto. In particolare negli Stati Uniti la loro diffusione è stata – ed è ancora oggi – capillare, tanto da divenire iconica: chi non ha presente i grandi ‘ring’, le sale da ballo con luci strobo e festoni dove si va a pattinare? O come separare il lungomare di Miami, o di Venice Beach, dall’immagine di aitanti giovani in rollerblade e simili?
I pattini a rotelle fanno parte dell’immaginario americano, e il museo di Lincoln ne omaggia la storia e le varie sfaccettature. In esposizione una collezione di pattini d’epoca, alcuni risalenti addirittura al 1819, provenienti da tutto il mondo. Pattini storici, pattini curiosi, pattini bizzarri. Memorabilia dedicati al tema, medaglie e trofei di gare. Ma anche filmati, fotografie, video d’epoca, riviste. Costumi e outfit. Si tratta della più grande collezione dedicata ai pattini a rotelle, e alcuni dei pezzi più rari del museo lo rendono davvero unico nel suo genere. A discapito del tema così ‘giocoso’, il sito ufficiale del National Museum of Roller Skating è piuttosto serioso, ma se lo volete consultare lo trovate a questo link.
