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Lago di Garda Trimelone storia

Trimelone, sul Garda un'isola dal passato bellicoso

L'isolotto nel Lago di Garda ha fatto da scenario ad importanti episodi della storia italiana

Trimelone
istockphotos
Lago di Garda
È così piccola e appare così pacifica, che ad un primo sguardo non si immagina che Trimelone possa invece avere una storia tanto rilevante. Una storia bellica, per giunta. Immersa in quel contesto di straordinaria bellezza che è il Garda, Trimelone è una delle isole che si trovano nell’esteso lago e sorge di fronte ad Assenza di Brenzone, sulla sponda veronese, e poche decine di metri dalla riva. In apparenza un’oasi, ma in verità nella sua storia di pacifico c'è stato ben poco. 
 
Già in un passato molto remoto l’isola fu usata dagli abitanti locali per difendersi dalle incursioni dei Barbari. Venne fortificata, ma le difese furono abbattute durante l’assedio di Federico Barbarossa. Secoli dopo, fu in occasione della Prima Guerra Mondiale che tornò ad essere protagonista in quanto avamposto bellico, grazie alla sua posizione di confine con l’Impero Austro Ungarico. In questa occasione l’isola fu armata di cannoni. Prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, divenne cantiere per lo stoccaggio e la lavorazione dei residuati bellici, grazie all’operazione di un’azienda bresciana. In piena Seconda Guerra Mondiale venne costruito qui un bunker, e proprio da lì Mussolini, a pochi giorni dalla sua fine, rilasciò l’ultima intervista. L’isolotto in effetti si trovava a pochi minuti di motoscafo da quella che fu la residenza del dittatore durante i giorni della RSI.

Sul finire del conflitto le forze armate tedesche utilizzarono la zona come ‘discarica’ prima della ritirata, riempiendo l’isola e le aree limitrofe (acque incluse) con tonnellate di materiale bellico di ogni genere. Decisione che anni dopo, nel 1954, portò ad una terribile esplosione (probabilmente accidentale) che distrusse una buona metà dell’isola e scagliò nelle acque del Garda centineia e centinaia di ordigni e ogni tipo di materiale decisamente pericoloso. Durante le attuali bonifiche i sommozzatori hanno riportato alla luce decine di migliaia di residuati bellici dai fondali del lago. Tra tanto esplosivo recuperato, potrebbe essercene anche una parte che si ricollega ad un altro periodo buio della storia italiana: quello del terrorismo nero. Esiste infatti l’ipotesi che parte del tritolo abbandonato sull’isola fosse stato recuperato per compiere le stragi fasciste che insanguinarono l’Italia tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80. 
 
Insomma, un passato decisamente burrascoso per un isolotto di dimensioni tanto modeste. Alcuni degli edifici militari sono ancora presenti, ma attualmente è in atto la riconversione a luogo pubblico (tra le ipotesi un museo e un tunnel subacqueo per accedervi a piedi o in bici) e a oasi naturalistica. Oltre al lavoro di sminamento infatti sono stati piantati alberi e arbusti dove diverse specie di uccelli possono nidificare. Nella speranza che l'isola possa lasciarsi alle spalle un passato così infausto diventando un luogo in cui godersi la bellezza della natura. 
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