70 ANNI FA, LA TRAGEDIA DI SUPERGA
Era il 4 maggio 1949 quando, sotto la coltre di nubi e la forte perturbazione che incombeva sulla città, tifosi, parenti e giornalisti attendevano l’aereo con a bordo il Grande Torino. Un volo partito da Lisbona che purtroppo non atterrò mai all’aeroporto. Furono alcuni abitanti della collina di Superga i primi a fare la tragica scoperta: dopo aver assistito allo schianto contro il terrapieno sul quale sorge la basilica, accorsero verso la colonna di fumo nero che si levava al cielo. Uno spettacolo agghiacciante: il velivolo aveva aperto un varco di quattro metri nel bastione, prendendo fuoco dopo lo schianto senza lasciare scampo per nessuno dei passeggeri.
LE CELEBRAZIONI PER L’ANNIVERSARIO
Il 4 maggio è stato proclamato dalla FIFA “Giornata mondiale del gioco del calcio”. In occasione del settantesimo Anniversario della Tragedia di Superga, in questo 4 maggio 2019, è prevista una commovente cerimonia presso la sepoltura sotto l’arcata della Quinta ampliazione e il monumento al Grande Torino.
PIEMONTE DA SCOPRIRE, VACANZE TRA NATURA E SPORT
C’ERA UNA VOLTA IL GRANDE TORINO
Oggi come allora, questa ricorrenza apre una ferita nel cuore dei cittadini, che siano tifosi di calcio o no. Ognuno, quel maledetto 4 maggio di 70 anni fa, fu toccato nel profondo dell’animo, perché il “Torino” era la “Squadra” non solo della città ma anche dell’intera Italia. Una tragedia umana in cui persero la vita trentuno vittime: diciotto calciatori, i dirigenti e i tecnici del club, il pilota e tre membri dell’equipaggio e tre giornalisti. Il grande “Torino”, la più popolare squadra italiana, non c’era più.