La location è San Vito Lo Capo, punta di diamante di una delle coste più belle d'Italia. Nel cuore del trapanese, a pochi chilometri da quella Tonnara di Scopello così splendida che è stata perfino catturata nei film di Hollywood. La cittadina, che ospita migliaia di turisti ogni estate, è il luogo che accoglie il SiciliAmbiente, festival del documentario arrivato alla sua sesta edizione (che si concluderà il prossimo 20 luglio). Non un Festival per cinefili, piuttosto, nelle parole del direttore artistico Antonio Bellia, “un evento per spettatori interessati alle tematiche trattate: temi ambientali e sostenibilità”. Nato con il supporto di Cinemambiente di Torino, il Festival di San Vito si concentra sul rapporto uomo-ambiente: “Molti dei film che presentiamo sono dedicati anche ai diritti umani, non a caso uno dei nostri partner eccellenti è Amnesty International”.
La domanda successiva è: come questi temi impegnati possono sposarsi con turisti che hanno voglia di staccare e godersi la vacanza? Risponde Bellia: “La tematica del nostro Festival rientra perfettamente nella cornice della location. È un paese circondato da ben due riserve naturali, lo Zingaro e Monte Cofano. Ed è qui che la prima battaglia ambientalista in Sicilia è stata vinta: quella combattuta per interrompere i lavori stradali che avrebbero collegato Scopello a San Vito Lo Capo. Lavori che avrebbero distrutto la litoranea”.
Quanto il turista accoglie l'invito del Festival?
A San Vito ci sono quarantamila turisti che possono essere incuriositi dal nostro evento. Negli anni siamo arrivati a riempire le sale. Proiettiamo documentari impegnati e alla fine il pubblico prende parte all'incontro con gli autori.
Come cercate di alleggerire il carico dei temi trattati? Vi rivolgete, ad esempio, a un'intera famiglia di turisti?
La bellezza della location è proprio la forza del Festival. Cerchiamo sempre di alleggerire i passaggi dalla proiezione di un documentario all'altro, con la proposta di cortometraggi e film di animazione rivolti in primis ai bambini che possono vederli direttamente nella sala che abbiamo creato in spiaggia. Del resto questa è la cosa più importante: l'educazione all'ambiente può passare attraverso un discorso educativo fatto ai più piccoli.
In che modo i turisti possono accedere ai luoghi del Festival. Come ci si accredita?
É tutto gratuito. Tutte le sere cominciamo con aperitivi aperti al pubblico. Ogni sera si discute di letteratura, con presentazioni di libri alla presenza degli autori. Dopodiché è il momento del cinema a ingresso libero. Quest'anno sono con noi ben otto registi su dieci documentari presentati.
Quali attività collaterali vengono svolte in concomitanza con il vostro evento? Se un turista si reca in quei giorni a San Vito Lo Capo, cos'altro è in grado di godersi?
Abbiamo pochi soldi ma tanti partner. Tra questi, la Federazione Amici della Bicicletta, ad esempio, che organizza tutti i giorni escursioni alla Tonnara di Scopello e alla riserva dello Zingaro. Ci sono laboratori di ceramica per bambini, corsi di Windsurf, e perfino una regata SiciliAmbiente organizzata solo per i bambini. Quest'anno Amnesty International ci regala un concerto in piazza nella serata finale.
Dunque le vacanze e l'occasione di riflettere su temi di salvaguardia ambientale possono coesistere...
Assolutamente. È questo il punto: il cambiamento in questo Paese può manifestarsi soprattutto attraverso la cultura.
Qui il sito ufficiale del SiciliAmbiente con tutte le informazioni utili e il programma del Festival.
Qui il sito ufficiale del SiciliAmbiente con tutte le informazioni utili e il programma del Festival.
