Settantatré anni fa, il 4 dicembre 1944, Ravenna veniva liberata dal Nazifascismo ad opera delle truppe alleate e dai partigiani italiani della 28esima Brigata Garibaldi .
Ravenna e tutto il suo entroterra, dalla valle del Senio fino al Delta del Po nel Ferrarese, era all’interno della linea del fronte. Nei quindici giorni che precedettero il fatidico attacco finale alle truppe tedesche e ai miliziani fascisti che occupavano ancora Ravenna, si erano mobilitati quasi mille partigiani pronti ad entrare in azione, nonostante gli ordini dilatori del comando alleato.
4 DICEMBRE: RAVENNA FESTEGGIA 73 ANNI DALLA LIBERAZIONE
Furono le pressioni esercitate dal Comitato di Liberazione e quelle sugli alleati dal comandante partigiano Bulow (Arrigo Boldrini) a far cambiare idea ai militari canadesi e inglesi. Ma soprattutto al generale Alexander che dirigeva le operazioni su questa linea del fronte. Così venne deciso l’assalto alla città. La battaglia per la sua liberazione durò due giorni (dal 2 al 4 dicembre). Ravenna, anche se lacerata dalla battaglia, fu finalmente libera.
Le donne ebbero un ruolo fondamentale nella liberazione della città. Si calcola che siano state ben 1212 le partigiane impegnate non solo nelle attività tipiche della lotta clandestina (rete di solidarietà e protezione dei dissidenti, propaganda e sabotaggi nelle fabbriche), ma anche direttamente in prima linea nelle azioni militari e politiche.
LA FORZA DELLE DONNE PER LA LIBERAZIONE DI RAVENNA
Le donne di Ravenna ebbero il coraggio di sfidare più volte il regime a viso aperto con manifestazioni che portarono anche alla liberazione di antifascisti e partigiani arrestati dai repubblichini. Infine furono pronte a partecipare all’attività politica e alla nuova organizzazione amministrativa della città, che si rimise in moto nello stesso giorno della sua liberazione.
La ricorrenza viene celebrata con un calendario di eventi, promosso dal Comune, che prevede la consueta cerimonia commemorativa e spettacoli d’opera e di teatro. Il primo dicembre la città dei mosaici ha dato il via ai primi festeggiamenti con rappresentazione di “Fior di Patria, fior d’Amor (vita e opere di Guidarello Guidarelli)”, opera patriottica in narrazione e canto nell’avvio del centenario della prima guerra mondiale.
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Il 4 dicembre, alle 10.30, in piazza del Popolo si darà il via alla cerimonia di deposizione di corone e omaggio alla lapide in memoria dei Caduti della seconda guerra mondiale alla presenza del picchetto d’onore militare interforze. E’ prevista l’esibizione della banda cittadina.
Alle 11, sempre nella sala Corelli, preceduto dal saluto del sindaco Michele de Pascale, si terrà Aviés di Eugenio Sideri, spettacolo teatrale dedicato alla Resistenza e alla memoria, a cui sono invitati tutti gli studenti delle scuole medie e superiori della città. Piccole storie per parlare della Storia, con Enrico Caravita, Giulia Casadio, Celeste Pirazzini, Matilde Pirazzini, Laura Sentiero. Le coreografie sono di Mariella Ciccarino. Il progetto è a cura di Eugenio Sideri ed Enrico Caravita. La produzione è di Lady Godiva Teatro.