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Piazza Ducale: lo scenografico salotto di Vigevano

Da un progetto del Bramante e sotto l’occhio di Leonardo da Vinci ha preso vita una delle più belle piazze rinascimentali lombarde del XV secolo

Vigevano
© Comune di Vigevano
Vigevano, Piazza Ducale
Tutto il mondo canta “Tu che m’hai preso il cuor”, la celebre romanza dell’operetta di Franz Lehàr Il paese del sorriso. Chi si trova a passare per Vigevano, in provincia di Pavia, può approfittare per lasciarsi contagiare dall’allegria e dalle note di questo spettacolo, in programma venerdi al Teatro Cagnoni. Con  l’occasione si può andare alla scoperta di questa cittadina che, con i suoi numerosi canali e la presenza del fiume Ticino, regala scorsi intensamente suggestivi. Il centro storico della città lombarda è noto per la sua straordinaria bellezza, tanto che è annoverato tra i borghi più belli d’Italia.

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Cuore della vita del paese è l’impressionante e maestosa Piazza Ducale, uno degli esempi più interessanti di architettura urbanistica rinascimentale lombarda del XV secolo, vero e proprio capolavoro artistico. Voluta dal signore di Milano Ludovico il Moro come anticamera d’ingressso all’imponente Castello visconteo-sforzesco, venne costruita tra il 1492 e il 1494 con il progetto del Bramante: si dice che ai lavori fosse presente anche Leonardo da Vinci e che ne trasse ispirazione per alcuni disegni dei suoi celebri codici. Appare agli occhi del visitatore come un rettangolo allungato di 134 metri per 48, edificato su tre lati mentre il quarto è occupato dalla Cattedrale. Al tempo di Ludovico il Moro si presentava diversamente: l’attuale forma architettonica è dovuta all’intervento del vescovo-architetto Juan Caramuel Lobkowitz che, nel 1680, chiuse il quarto lato con la facciata barocca della Chiesa Cattedrale, eliminò la rampa d'accesso al castello e i due archi trionfali. A fare da cornice alla grande piazza sono portici e arcate sorretti da 84 colonne con capitelli che hanno la particolarità di essere tutti di fogge differenti tra loro. Sopra ogni colonna c’è un medaglione che ritrae personaggi dell’epoca romana e rinascimentale con alcuni motti e proverbi.

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Le decorazioni sono per la maggior parte opera dei pittori vigevanesi Casimiro Ottone e Luigi Bocca che le eseguirono nel 1903, basandosi su tracce e lacerti di pitture quattrocentesche. Il selciato della Piazza è costituito con i ciottoli bianchi e neri provenienti dal fiume Ticino, mentre i primi lampioni in ghisa sono stati realizzati nel 1911. Ancora oggi Piazza Ducale rimane l’accesso principale al Castello Visconteo Sforzesco: basta salire lo scalone, che si trova sotto la Torre del Bramante, per entrare nel cortile del Castello e visitare gli spazi già recuperati o salire sulla Torre bramantesca, da dove si gode il panorama di tutta la città. Il cuore antico e moderno di Vigevano batte in questo spazio scenografico di grande impatto visivo, talmente bello che anche Arturo Toscanini, seppur malato, chiese di poter trascorrere del tempo ai tavolini del bar per poter ammirare Piazza Ducale che lui associava ad una sinfonia musicale, una composizione d’orchestra su quattro lati simili ai quattro movimenti delle sinfonie. Come accadde al grande maestro nella prima metà del Novecento, succede anche oggi ai visitatori che arrivano a Vigevano di rimanere a bocca aperta entrando in Piazza Ducale.

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