La natura stessa della filosofia rende impossibile coniare un’espressione univoca per spiegarla. Con questa parola che deriva dal greco e significa ‘amore per il sapere’ si identifica un campo di studi immenso, che abbraccia tutto ciò che è riflessione sul mondo, sulla vita, sull’esistenza. Chi siamo? Perché? Quali sono i valori che ci muovono e perché? Queste e milioni di altre domande sono state poste nella storia della civiltà, non sempre consapevole di ‘filosofeggiare’ fino a che gli antichi greci (datazione pressoché impossibile) concettualizzarono la disciplina stessa – filosofeggiando, naturalmente, anche su questa.
Metafisica del pensiero, che si interroga sulla sua stessa natura e sulla vita: ad un tema così complesso, profondo e affascinante come la filosofia non è ancora stato dedicato un museo. Ed è per questo che il dipartimento di Filosofia ‘Piero Martinetti’ dell’Università Statale di Milano, sta lavorando al progetto del Museo della Filosofia. Un’idea nata per sopperire ad una notevole mancanza: ovunque, nel mondo, vi sono musei dedicati alle scienze, alla storia, naturalmente all’arte. Esistono centinaia di musei etnografici, tecnici, di costume. Ce ne sono tantissimi di curiosi, bizzarri, a volte inutili ma divertenti. Eppure, manca un museo che racconti le più significative teorie e domande filosofiche. Le correnti che più hanno inciso sulla storia, la cultura, la politica di varie epoche.
Il Museo della Filosofia ‘tradurrà’ tutte queste nozioni in attività interattive, simulazioni, video e giochi per il pubblico. Lo scopo è infatti la reale comprensione del senso delle principali domande filosofiche mai poste. Non solo testi e manuali, spesso impegnativi, ma esperienze interattive, esperimenti e percorsi ludici per comprendere temi, paradossi e riflessioni importanti, di ieri e di oggi. Ancora non si conosce la data ufficiale della sua apertura, ma gli ‘amanti del sapere’ non dovranno attendere ancora molto.