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La pianta è a forma di L con la facciata più lunga e gli ambienti più importanti orientati verso mezzogiorno: questo è stato studiato in modo strategico per godere pienamente dei raggi solari. Al palazzo si accede attraverso due approdi, uno sulla sponda settentrionale e uno su quella meridionale. Quest’ultimo approdo conduce allo spiazzo detto “della Cappella”: da qui si risale una scala che porta al livello superiore e all'ingresso principale dell'edificio. La cappella sepolcrale della famiglia Borromeo è stata voluta da Vitaliano VIII e costruita nel 1858. L’approdo a nord è quello però più importante: varcato un cancello si incontra una gradinata che consente di attraversare l’intera isola e di giungere ad un piazzale dove si affaccia il palazzo. Il piano terreno e il primo piano sono caratterizzati da un loggiato con archi affiancati da aperture quadrate. Gli ambienti del Palazzo, allestiti a partire dal 1978 con arredi provenienti da varie dimore storiche dei Borromeo, custodiscono numerose opere d’arte tra cui arazzi, mobili e quadri del Seicento lombardo. Al visitatore vengono riproposti, anche con l'ausilio di manichini vestiti con i costumi dei secoli passati, lo stile di vita dell’epoca grazie a porcellane e livree, dipinti di famiglia, letti a baldacchino decorati con sontuosi broccati che compongono un affascinante affresco di vita cortese.

Le sale del piano terreno presentano una copertura a botte, a ombrello e a padiglione, una scala le collega con il primo piano, dove gli ambienti hanno i soffitti a cassettone o con travi di legno. Le sale più suggestive sono quella sud-est, decorata a tromp-d'oeil con pergolati, fiori e piante rampicanti; il Salone di Ricevimento con quadri di soggetto biblico; la Sala delle Stagioni dominata da un imponente arazzo; la Sala delle Bambole che conserva un'importante collezione di bambole ottocentesche provenienti dalla Francia e dalla Germania. Un’altra singolare collezione tutta da ammirare è quella di marionette e teatrini risalenti ai secoli XVII, XVIII e XIX: le rappresentazioni destinate all’intrattenimento e allo svago coinvolgevano tutti i membri della famiglia Borromeo compresa la servitù. Uno splendido giardino, definito un “paradiso terrestre” da Gustave Flaubert, circonda il palazzo: passeggiare tra i suoi viali significa incontrare essenze pregevoli ed esotiche oltre a una variopinta fauna costituita da pavoni, fagiani e pappagalli. Già alla fine del Settecento l’isola appariva come oggi e iniziò ad essere considerata un luogo di pace e riposo.

Palazzo Borromeo dell’Isola Madre fa parte dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia.