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Gradara. Borgo dÂ’altri tempi

Gradara. Borgo d'altri tempi

Gradara è un borgo brulicante di storia e di vita. Quanto basta per essere definito Capitale del Medioevo. Il passato si spiega tra camminamenti, passaggi e ponti levatoi.

Gradara
Il piccolo borgo medioevale di Gradara sorge su un colle lungo la Via Flaminia nella provincia di Pesaro, distante quindici chilometri dal capoluogo e venti da Rimini. Un mucchietto di case  armoniosamente avvinte da una cinta muraria è quanto di primo acchitto colpisce la visuale del viaggiatore.

La curiosità spinge a varcare le fortificazioni che le contornano e allora si scopre che questo borgo è un contenitore inesauribile di eventi e attrazioni. Protagonista principale, la Rocca ovvero il simbolo di Gradara. La Rocca Demaniale è un capolavoro di camminamenti, passaggi segreti e ponti levatoi, sale austere con arredi secenteschi e persino una prigione con la sala di tortura.

Qui, tra le sue mura fortificate, si è consumato l'amore galeotto di Paolo e Francesca e sempre qui, nelle sfarzose stanze che si spiegano sul paesaggio collinare marchigiano, soggiornarono Lucrezia Borgia e Francesca da Rimini. La camera di Francesca è ancora conservata intatta, con un grande affresco sulla morte dei due amanti che le bellissime pagine dantesche hanno reso immortali.

Sempre all'interno, si trova il cortile con loggiato cinquecentesco e la sala di giustizia dove c'è "il pozzo a rasoi", un trabocchetto che inghiottiva gli ospiti indesiderati. La Rocca è circondata da mura fortificate con torri dove sono ancora conservati gli arredi d'epoca, utilizzati in occasione di una grande festa rievocativa con costumi d'epoca, menestrelli e antichi mestieri, che Gradara allestisce ogni anno. In questo angolo di storia vivente, le serate estive si consumano sotto le stelle con l’apertura notturna della Rocca, in uno scenario di rievocazioni leggendarie che il luogo rende alquanto incisive.

Una magia che prosegue con la “Seduzione al Castello” (dal 22 al 24 luglio) e con la “Infinita Commedia”, la mostra multimediale che conduce fra i giorni di una Divina Commedia interattiva ricostruita a Palazzo Rubini Vesin. Persino le contrade a Gradara hanno nomi evocativi: c’è la contrada "delle erbe e dei profumi" o quella "degli antichi pittori". Lungo la salita che conduce alla Rocca si incontrano graziose botteghe, invitanti osterie e taverne, tutte in stile medioevale.

Conviene fermarsi in uno di questi ricettacoli del gusto  per assaporare piatti accompagnati dal Sangiovese DOC (e non a caso la località è anche il capoluogo degli Enohobbies d’Italia). Oltre al tartufo nero e bianco, la cucina tipica prevede le lumache in porchetta, il crostolo e la crescia sfogliata, la crescia di Pasqua, la crescia brusca (con formaggio e uova) o dolce (a base di farina, uva sultanina, canditi).

Per informazioni
Gradara Innova
Tel. 0541964673/969605
info@gradarainnova.com

 

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