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A Roma (e dintorni) sui luoghi del film Zoolander

La Città Eterna mostra bellezze e segreti come poche altre volte in un film che la scopre più vintage del previsto

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Negli anni '70 Roma era spesso protagonista di film cosiddetti 'poliziotteschi', ma poche volte tanti suoi diversi panorami sono stati scelti per avere tanto rilievo in una storia. Lo aveva annunciato lo stesso Ben Stiller al Festival di Cannes 2012 - "la città di Roma avrà una grossa parte nella pellicola" - ma i risultati del film, attualmente al terzo posto del boxoffice, ci permettono di continuare a godere della nostra Capitale in versione 'internazionale'.

Questo anche per il ruolo di città della moda che ha voluto riservarle Stiller ("Mi piaceva l’idea di porre il film in un contesto internazionale per dare una sensazione diversa, e sostenere il concetto di globalità della moda"), colpito dal fatto che in Italia in tanti gli chiedessero sempre del suo sconclusionato modello, ribadito anche dal produttore Clayton Townsend: "diverse maison di moda hanno lì le loro sedi, come Valentino e Fendi. Roma inoltre è estremamente cinematografica, quindi la scelta era più che giustificata".

E così, come anticipato dall'allora sindaco Ignazio Marino sul proprio profilo facebook il 9 febbraio 2015 in occasione dell'incontro con il regista e attore statunitense arrivato per studiare le location, per quattro mesi le riprese si sono svolte "in esterna a Roma e negli studi di Cinecittà". Ma non solo. Alcune scene, infatti, per quanto possano trarre in inganno i non capitolini, sono saltate agli occhi proprio per il loro non essere state propriamente cittadine. Fondamentalmente quelle relative alla prigione-isola di Mugatu, realizzata di fronte al fortino di San Pietro o Molo del Lazzaretto in quel del porto di Civitavecchia, e dell'orfanotrofio di Derek Jr, ospitato dalla maestosa Villa Aldobrandini di Frascati.

Per il resto, a partire da Villa Borghese e dall'antico palazzo del Poligrafico e della Zecca dello Stato di Piazza Verdi, ai Parioli (dove si è girato nottetempo dal 3 al 6 novembre), il set di Zoolander 2 ha continuato a spostarsi per tutto il territorio comunale, già abbondantemente sfruttato da 007 Spectre e per il prossimo remake di Ben Hur. E di notte si è approfittato anche delle Terme di Caracalla, costate 300mila euro e concesse dalla Soprintendenza speciale per il Colosseo e l'Area archeologica di Roma per tre notti.

Ma non solo via Condotti e i Fori Imperiali, il Pantheon e il Teatro di Marcello (scelti per l'inseguimento iniziale sotto casa di Sting), San Pietro e Palazzo Venezia, Piazza di Spagna o il lungotevere campeggiano nelle scene viste sullo schermo, coerentemente con le intenzioni originarie dichiarate dallo scenografo Jeff Mann: "Non volevo una serie di cartoline familiari. Ci sono panorami molto più interessanti. Ambienti così diversi che volevo cercare di inserire nell'estetica del film. E non volevo che apparisse antico…", queste erano state le parole proferite nell'ammettere il suo amore per le diverse anime della città, in particolare quella mussoliniana dell'Eur, presente nel Palazzo della Civiltà Italiana, scelto per l'esterno del quartiere generale di Alexanya Atoz, o nel Palazzo dei Congressi, utilizzato per i suddetti interni e per creare le celle della prigione di Mugatu.

E chissà che ripercorrendone le tracce, in questo originalissimo e aggiornato location tour della Città Eterna, qualche fortunato non fnisca per individuare persino l'appartamento del Ghetto dove l'innamorato (di Roma) Ben aveva stabilito la sua residenza arredandolo a suo piacimento con mobili fatti arrivare dagli Usa e acquistati in loco…


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