Per intendere fino in fondo la pittura del protagonista della pittura barocca italiana Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, risulta fondamentale conoscere Cento, il luogo in cui è nato e vissuto. Con i suoi monumenti e i suoi paesaggi la cittadina in provincia di Ferrara ha, infatti, influenzato i colori e le atmosfere della fase giovanile dell’artista. La vibrante ed emotiva pittura del Guercino meglio si aprezza a Cento dove si può respirare non solo l’atmosfera della terra natale a cui era legato da un profondo rapporto, ma anche seguire un itinerario che ripercorre i luoghi caratterizzati dalla presenza, dalla memoria, dall’opera del pittore.
LA PINACOTECA SAN LORENZO
Il viaggio comincia dalla chiesa sconsacrata di San Lorenzo dove sono stati resi fruibili i capolavori realizzati dal Guercino e dalla sua bottega, dopo gli eventi sismici del 2012 che hanno reso inagibile la Pinacoteca Civica “Il Guercino”. Edificata a partire dal 1765 su disegno dell’architetto Pietro Alberto Cavalieri per i Padri della Compagnia di Gesù, la chiesa venne terminata nel 1860 con la costruzione del campanile ideato da Luigi Bertuzzi. L’interno della chiesa, completamente bianco, presenta soluzioni compositive che con la modulazione della luce, creano effetti scenografici di grande suggestione.
Pinacoteca San Lorenzo - ©iStockphoto
I CAPOLAVORI DEL GUERCINO
Fra i numerosi capolavori presenti nella Pinacoteca segnaliamo il “Cristo risorto appare alla Vergine” dominato da una composizione piramidale delle figure di Cristo e della Madre oltre che dalle pose eleganti e dal corpo scultoreo di Gesù. Una composizione certamente classica in cui l'espressione amorevole della Madonna colpì lo scrittore tedesco Goethe. E poi ancora la pala “San Pietro riceve le chiavi da Cristo” (Cattedra di San Pietro) eseguita per un altare della chiesa di San Biagio in cui la composizione gioca sulle diagonali dei gesti e sugli incroci delle mani.
Guercino - Cattedra di San Pietro, 1618, Cento Pinacoteca Civica - © CLP
Dalla Chiesa del Santissimo Rosario di Cento arriva invece “L’Assunta” che a differenza dell'elegantissimo “San Francesco in estasi con San Benedetto” che oggi si trova a Parigi, nella collezione del Louvre,venne risparmiata dalle requisizioni napoleoniche. Della celebre Assunta i commissari francesi non riuscirono, fortunatamente, a comprendere l'ardito scorcio dell'opera poiché il dipinto era stato studiato dall'artista con una prospettiva tale da dover essere visto dal basso verso l'alto.
Guercino - Assunta, 1622, Cento, Chiesa del Rosario - © CLP
LA ROCCA DI CENTO
Più volte immortalata da Guercino nelle sue composizioni, la Rocca di Cento è una fortezza di origine medioevale sorta nel 1378, per volontà del vescovo di Bologna Bernardo di Bonnevalle. Oggi i suoi interni, completamente restaurati, presentano ambienti di pregio artistico o di interesse storico, come la stanza del camino, la cappella, la sala della trifora, le cannoniere e le prigioni. In occasione della mostra “Emozione Barocca. Il Guercino a Cento” che coinvolge anche la Pinacoteca San Lorenzo, nelle sale della Rocca è possibile ammirare un nucleo rilevante di affreschi mai esposti al pubblico, fra cui il ciclo decorativo che il Guercino e i suoi allievi hanno eseguito nella Casa Chiarelli.
La Rocca di Cento - ©iStockphoto
L'ITINERARIO GUERCINIANO
Per tutti coloro che vogliono aprofondire lo studio delle sue opere d'arte ricordiamo che a Cento si possono visitare le chiese depositarie delle opere di Guercino e dei seguaci della sua scuola. Si tratta delle chiese di San Sebastiano, di Santa Maria Maddalena, di San Biagio, di Sant’Isidoro di Penzale, dei SS. Rocco e Sebastiano. Infine al “Centro Pandurera” della Fondazione Teatro Borgatti, sono attualmente esposte 33 incisioni, provenienti dalla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, realizzate sui modelli del Guercino da artisti del '600, '700 e '800.
Guercino - Preghiera di San Carlo, 1614 - Cento, Chiesa di San Biagio - © CLP